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Fine del tormentone, posa delle pietre per il nuovo Inrca e si pensa alla telemedicina

L’Istituto geriatrico compie mezzo secolo, i vertici dell’azienda hanno fatto il punto sulle linee guida del futuro e sullo stato dei lavori per le nuove strutture

La telemedicina

Strutture a parte, l’altro grande obiettivo per il geriatrico di domani è quello della telemedicina per i pazienti dimessi dall’ospedale. I loro parametri verranno monitorati a casa e su questo ha fatto il punto il Presidente dell’Inrca Roberto Bernabei: «Si tratta di un modello di presa in carico dei pazienti anziani con patologie croniche basato sulla tecnoassistenza erogato dal sistema sanitario della Regione per garantire un’assistenza degli anziani attraverso un apposito kit. Il progetto è rivolto ai soggetti anziani ultrasettantacinquenni nella Regione Marche ed in particolare ai residenti nelle aree interne o nei piccoli Comuni con maggiore difficoltà a raggiungere i centri erogatori di servizi ed ai pazienti in dimissione ospedaliera per scompenso cardiaco, malattie cerebrovascolari e bronchite cronica». Il sistema prevede la trasmissione di dati in tempo reale al call center dell’Inrca. Il kit in dotazione, variabile a seconda della patologia, prevede strumenti come l’elettrocardiografo, una bilancia e un dispositivo per la misurazione di flusso sanguigno, pressione arteriosa e capacità polmonare.

Le celebrazioni del cinquantenario prevedono anche alcune iniziative in piazza: il 18 ottobre in Piazza Roma sarà possibile sottoporsi al “Longevity check-up” con una equipe che, effettuando valutazioni cognitive, sarà in grado di stabilire l’età biologica del paziente che non necessariamente coincide con quella anagrafica. Il 19 ottobre invece sono previsti dei seminari con Luigi Ferrucci, ex dipendente Inrca e oggi direttore scientifico del National Institute of Aging, ed Ezio Giacobini, il massimo esperto mondiale di Alzheimer. Il direttore scientifico Fabrizia Lattanzio ha illustrato le linee di ricerca future, che si sviluppano lungo 4 direttrici: la Biogerontologia, ovvero lo studio dei processi biologici coinvolti nell’invecchiamento; l’invecchiamento in salute; il trattamento del paziente anziano dal punto di vista farmacologico e non; sperimentazione e innovazione dei modelli assistenziali. L’Inrca, presente in 3 regioni, gestisce ad oggi 5.000 posti letto, 8.000 ricoveri, 800 dipendenti con un budget che per le Marche ammonta a 70milioni di euro. Presente alla conferenza stampa anche il delegato della sede Inrca in Calabria, Franco Pacenza. «50 anni da ripercorrere con uno sguardo grato rivolto a chi ha costruito questa realtà, ma anche con lo sguardo rivolto al futuro di chi sa che, affrontando il tema dell’invecchiamento e dell’anziano, si possono costruire risposte importanti per i cittadini delle Marche e del nostro Paese» ha concluso il Presidente della Regione Luca Ceriscioli.  

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