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Verso l'approvazione della legge 145, Forum per la sanità pubblica: «Una picconata ad un servizio per tutti»

La giunta regionale si appresta ad approvare la legge 145 che spalanca le porte ai privati e per il Forum per la sanità pubblica è un salto di qualità nel processo di smantellamento del nostro welfare

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

"Mentre la Regione comunica con toni enfatici presunti aumenti dei livelli occupazionali nel comparto, con la legge 145 si appresta ad assestare una nuova picconata alla sanità pubblica, ennesimo scempio nei confronti del nostro welfare, sempre più sotto attacco. Basta scorrere i vari comma per rendersi conto che si tratta di un testo che accelera il processo di privatizzazione in atto da tempo.  Si esplcita un “diritto di prelazione  in capo al soggetto privato che abbia preventivamente proposto un programma di sperimentazione gestionale, ritenuto di interesse pubblico e quindi ammesso a selezione comparativa”; si fa riferimento alla “attivazione di sperimentazioni gestionali quali; selezione di partner privati effettuate da altre amministrazioni, preliminarmente alla presentazione del programma di sperimentazione alla Giunta regionale...”; sono ”previste diverse modalità di trasformazione della sperimentazione gestionale in gestione ordinaria” che prevedono anche “soggetti privati interessati”. Il peso del privato viene esplicitato con la seguente parte: “in conformità ai principi di cui all’articolo 9 bis, comma 2, del d.lgs. 502/1992, gli atti contrattuali di regolazione delle sperimentazioni gestionali devono prevedere: a) l’indicazione, in termini percentuali e in misura comunque non superiore al 49 per cento, del limite di partecipazione dei soggetti privati alle sperimentazioni gestionali istituzionalizzate”.

Del resto scopo della legge è “consentire la presentazione di proposte da parte dell'Asur e delle altre aziende ed enti del servizio sanitario regionale, di altri enti e amministrazioni pubbliche, nonché da parte di soggetti privati”. Da quanto sopra riportato emerge una linea chiara che avvicina sempre più la nostra regione al cosiddetto “Modello Lombardia”. Una visione che un'ottica sempre più aziendalista, vede la sanità pubblica come “un costo”, e fa scempio della legge del 1978 che isitutiva il servizio sanitario nazionale. Inoltre di fronte a questa sistematica apertura verso il privato, a proposito di politiche occupazionali è d'obbligo una domanda: ci si servirà del personale pubblico già in servizio o si opterà per assorbire il personale di nuova assunzione sottoponendolo quindi a contratti a trattativa di tipo privato? In ogni caso chiunque si può documentare, andando a leggere l'intero testo sul sito della Regione Marche. Dunque nonostante le rassicurazioni pre-elettorali e soprattutto come non fosse bastata la debacle del 4 marzo, Ceriscioli e il Pd continuano sulla strada intrapresa. Si può ben dire che ad una privatizzazione in parte sotto traccia, si passa ad una vera e propria pianificazione dell'inserimento organico del privato nella sanità marchigiana. Fino a ieri si era costretti a rivolgersi alle strutture private per i lunghi tempi di attesa ( fotografati pochi giorni fa a livello nazionale dalla indagine commissionata dalla Cgil FP), o dalle crescenti difficoltà dei vari reparti, dovute ai problemi di organico e dal mancato turnover. Con la 145 si vuole compiere un vero e proprio salto di qualità. Vogliamo subire passivi?

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