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Salute Falconara Marittima

Al Falconara Sport Day convegno sul diabete: «Non è un ostacolo all’attività»

Un’equipe di relatori è intervenuta esponendo la tematica. Non sono mancati gli spunti da dibattito collettivo

ANCONA- Fino a 10 anni fa a un diabetico era proibito fare immersioni. Oggi, con ricerca e innovazioni, fanno sì che anche questa attività non sia più un tabù, diventando in definitiva per le persone affette da questa patologia un simbolo del “si può fare!”. “Ovviamente ci sono dei paletti – spiega Maurizio Ricci, sub e diabetico – Niente complicanze, no ad altre patologie ed emoglobina adatta. Io devo stare attento all’alimentazione e seguire un determinato protocollo. Oltre a ottenere un brevetto come tutti gli altri le persone con diabete devono avere un secondo, dopo aver preso parte a un corso per imparare a gestire le glicemie in momenti di stress e a misurarsi prima di immergersi”. Proprio quel “Si può fare!” era il titolo della tavola rotonda su sport e diabete che si è tenuta nei giorni scorsi al Centro Pergoli, ultimo appuntamento del Falconara Sport Day 2022.

«Spesso accade – ha spiegato Paolo Muratori, presidente dell’Associazione Tutela del Diabetico Marche” – che ci sia vergogna da parte degli atleti e delle loro famiglie. Scoprire il diabete in un bambino per una famiglia non è facile, sorgono tanti dubbi e tante problematiche, Dobbiamo diffondere il messaggio che il diabete non ostacola lo sport». Proprio per informare le famiglie l’Atd si sta per allargare a Falconara dove Samuele Lorenzetti, sportivo e diabetico, lancia la sfida.

«Ci sono stati tanti ostacoli sulla strada di un diabetico – ha detto nel corso dell’incontro – io che ne soffro da 39 anni ne so qualcosa e proprio per questo mi piacerebbe fare qualcosa per i bambini, per chi potrebbe avere difficoltà e bisogno di una mano per superarle». Sulla stessa linea Emanuela Stacchietti, già podista azzurra e oggi vicepresidente dell’Aniad, l’associazione degli sportivi diabetici. «Sono stata nazionale nei 400 metri e nella staffetta e mi vergognavo della mia condizione – ha raccontato - per anni ho tenuto nascosta la cosa in un mondo dove cerchi di essere perfetta. Il messaggio importante che voglio portare oggi da master tra i giovani e gli adolescenti, fasce di età fragili, è che fare sport è possibile».

All’incontro hanno preso parte anche l’assessore Clemente Rossi, in rappresentanza del Comune di Falconara coorganizzatore dell’evento insieme all’associazione Futura, il consigliere regionale Marco Ausili, Cinzia Tomatis, presidente dell’Adt Ancona, uno dei primi nati nelle Marche, e Diego Cardinali in rappresentanza del Gas, il Gruppo Amici per lo Sport che nel tempo a Falconara ha organizzato varie iniziative di screening “che hanno coinvolto quasi 10mila persone”. È entrata nel merito di come è cambiata la vita del diabetico negli anni la dottoressa Anna Rosa Rabini, Rosa Anna Rabini, primario di Malattie Metaboliche e Diabetologia dell’Ospedale di S. Benedetto del Tronto. «Per praticare lo sport anche a livello agonistico – ha sottolineato - gli sportivi devono attenersi a regole ma in 10 anni e cambiato tanto. Siamo passati dalle iniezioni ai sensori che dicono quanta insulina occorre rispetto alle necessità del fisico. Questo hanno permesso di aumentare la qualità della vita». Un incontro di approfondimento utile per allenatori e famiglie con il quale si è chiusa anche questa edizione del Falconara Sport Day.

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