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Salute

Il sollievo che arriva dall’arte: l’Accademia di Brera nel reparto di Oncologia di Torrette

“Arte per la vita” incentiva l’arte come terapia. L’inaugurazione alla presenza del direttore generale Michele Caporossi

ANCONA- L’arte come sollievo e terapia, soprattutto nella malattia. Anche quella più dura. Con queste prerogative il progetto “Arte per la vita”, portato avanti dall’Accademia di Brera in collaborazione con Ospedali Riuniti, completa la seconda parte del suo percorso entrando a pieno regime sia nella Clinica Oncologica di Torrette sia negli spazi dedicati al Day Hospital. Una serie di opere (venticinque ma il numero è destinato a crescere) realizzate da artisti di caratura mondiale come Maria Cristiana Fioretti, Anna Rodanò, Giovanni Muscarà, El Mehdi El Ouazzoni, Yingnan Bai e tanti altri, troveranno posto nel reparto e contribuiranno a creare momenti emozionali di alto livello per i pazienti e i loro familiari. Nella conferenza stampa di presentazione, svolta questa mattina (27 luglio) nella sala conferenze della Clinica – presentata da Marisa Carnevali, della fondazione Onlus Ospedali Riuniti di Ancona – gli onori di casa sono stati affidati al direttore generale di Ospedali Riuniti Michele Caporossi (presente in sala anche il direttore amministrativo Antonello Maraldo):

«”Arte per la vita” è stata una delle trovate più importanti per l’oncologia in generale. Tanti ospedali portano avanti questo percorso con grande impegno e dedizione, le persone che si sono impegnate sanno bene che le patologie, al loro interno, hanno tante variabili di cui non si può non tener conto. Tutto ciò ci porta a dire che il micro può aiutare il “macro” e sviluppando questo universo dell’arte possiamo ottenere nella medicina grandi benefici. Oggi siamo in una nuova dimensione per la medicina empirica, Ancona può considerarsi una delle più grandi reti virtuali e oncologiche d’Italia. Permettetemi, in questa sede, di ricordare anche la nostra Anna dragonessa dal cuore immenso, donna straordinaria e grande esempio di forza, coraggio e voglia di vivere. E’ sempre viva in noi, e oggi è al nostro fianco».

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In rappresentanza dell’Ordine dei medici provinciali era presente Anna Campanati: «Rappresentare l’Ordine in una giornata così importante è motivo di grande orgoglio. La nostra presenza non è casuale, sposiamo con grande energia progetti di questo tipo. L’arte e la bellezza in un luogo di sofferenza e cura può essere determinante». Parole di grande spessore anche quelle pronunciate da Rosanna Berardi direttrice della Clinica Oncologica: «In piena pandemia abbiamo realizzato la prima parte di questo progetto che oggi trova il suo completamento. Vogliamo accogliere, abbracciare e prenderci cura delle persone. Il senso è quello di pensare ad un luogo di cura e sollievo perché il reparto diventa, in un certo senso, la casa dei nostri ospiti in cui si sentono rassicurati. Grazie a chi contribuisce a trasformare i sogni in realtà».

Per l’Accademia di Brera, fondata a Milano nel 1776, ha offerto il suo contributo Maria Cristiana Fioretti: «Siamo tutti felici e soddisfatti di aver contribuito a realizzare un autentico fiore all’occhiello. I nostri studenti provengono da tutto il mondo, pensate solo che il murales di questa stanza è stata realizzato da Leonardo Gambini, un artista di Filottrano che dopo Milano è letteralmente esploso. Abbiamo scelto opere belle, ricercate e di enorme valore culturale».

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