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Zona di tutela biologica a Portonovo, i Verdi dicono no: «Inutile e costosa»

La posizione sulla proposta di trasformare il tratto di mare in un'area di ripopolamento biologica

Trasformare il tratto di mare antistante la Baia di Portonovo in un'area di ripopolamento biologica sarebbe oneroso e non porterebbe alcun beneficio, occupazionale né turistico. Lo sostengono i Verdi di Ancona, che hanno preso posizione sull’argomento con una nota: 

«Verdi di Ancona da oltre venti anni hanno a cuore il tema della tutela marina, in particolare lavorano per la tutela dell’area marina del Conero, di particolare pregio ambientale e paesaggistico. Tutelare un’area significa preservarne l'ambiente ed in particolare la flora, la fauna e la geologia, con ricadute positive nei settori turistico ed occupazionale grazie al personale dedicato (guide turistiche, addetti al controllo…). Recentemente due Consiglieri comunali hanno presentato una mozione per la realizzazione di “un’area di ripopolamento (ZTB) nel tratto antistante la baia di Portonovo”; si tratta di una Zona di Tutela Biologica finalizzata sostanzialmente solo alla regolazione della pesca, nel caso specifico della mozione in oggetto, tramite costosi blocchi “dissuasori” in calcestruzzo, che dovrebbero favorire il ripopolamento e dissuadere la pesca a strascico. Altre esperienze simili in Italia hanno prodotto risultati modesti in termini di tutela della biodiversità, specie in zone soggette a correnti e moti ondosi che in breve tempo ricoprono di sabbia questi blocchi, perdendo efficacia contro la pesca a strascico. Le ZTB inoltre sono molto onerose da realizzare e non avendo alcun riferimento giuridico in ambito Comunitario non sono finanziabili dallo Stato né dall’Unione Europea, a differenza dell’Aree Marine Protette, finanziabili dallo Stato, e delle Misure di Conservazione Comunitarie (Siti di Interesse Comunitario e Zone a Speciale Conservazione) finanziabili dall’UE. Ricordiamo che esistono già la ZSC “Portonovo e falesia calcarea a mare” ed il SIC marino “Costa tra Ancona e Portonovo” entrambi gestiti dall’ente Parco del Conero, con finanziamenti dell’UE. Non c’è bisogno quindi di una ZTB in un piccolo specchio di mare, e considerato il pregio dell’area di riferimento dovremmo avere ambizioni decisamente superiori che coinvolgano l’intera Riviera del Conero. Governo, Regione, Verdi, associazioni ambientaliste e mondo accademico sono favorevoli da sempre. Invitiamo gli autori della mozione ad una riflessione. Invitiamo gli autori della mozione ad una riflessione che porti ad abbandonare il progetto presentato a favore di uno strumento di maggiore tutela ambientale e crescita socioeconomica».


 

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