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Fabriano, Santarelli (M5S) su Whirlpool-Indesit: il balletto dei numeri e l'immobilismo della politica

Il grillino denuncia come nelle vertenze sindacali non era mai successo che gli esuberi annunciati rimanessero gli stessi nel tempo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Il balletto dei numeri nel caso Indesit-Whirlpool è solo all'inizio. Nelle vertenze sindacali non è mai successo che gli esuberi annunciati rimanessero gli stessi nel tempo. Sarà però importate capire i motivi di eventuali ripensamenti e ricalcoli perché è tra le pieghe che si nascondono i trucchi. L'incontro tra Whirlpool e Fiom tenutosi a Firenze nella giornata di giovedì 28 rappresenta forse il primo passo verso una strategia comunicativa diversa, dove parte degli esuberi verranno ammortizzati da nuove assunzione nelle strutture di Cassinetta e di Comerio e da vari sistemi di accompagnamento. Riteniamo molto grave il fatto che il Governo abbia permesso che si potesse svolgere un incontro senza la presenza di un proprio rappresentante. Questa scelta molto probabilmente mette definitivamente la parola fine e una pietra tombale sopra l'accordo firmato a dicembre 2013 tra Governo, dirigenza Indesit e sindacati. Una scelta che potrebbe permettere al Governo di smarcarsi in casi di colpi di scena dell'ultimo momento. Resta il fatto che Fabriano rischia di perdere le due sedi storiche, perché oltre allo stabilimento di Albacina rischia di rimanere vuoto anche l'edificio che attualmente accoglie la sede impiegatizia. A fronte di una forza lavoro di circa 370 impiegati i numeri sono implacabili e parlano di 200 esuberi. Dei 170 rimanenti alcuni dovranno trasferirsi nelle sedi del Nord Italia dove è previsto che si dovranno concentrare determinati servizi. La previsione è che a Fabriano resteranno circa appena 50 impiegati…e chissà per quanto tempo ancora. In questa campagna elettorale i partiti hanno fatto finta di niente, meno se ne parla e meglio è. Sono lontani i tempi in cui alla vigilia delle elezioni regionali veniva annunciato l'arrivo dei cinesi che avrebbero salvato la Ardo.

A quanto pare anzi il Governo inizia a tirarsi indietro e le nuove esternazioni di Renzi non lasciano spazio a interpretazioni "se non fosse arrivata la Whirlpool la Indesit avrebbe chiuso", peccato che nel 2013 i dati economici parlavano di una azienda che godeva di ottima salute. Quindi ora il gioco è questo: confermare che l'acquisizione da parte degli americani sia stata una operazione fantastica, in barba a quelli che per molti rimangono solo numeri e che per me invece sono concittadini con un nome e una faccia. Il destino della Indesit è il destino di tutto il comprensorio perché ad andare in sofferenza sarà tutto l'indotto fatto di fornitori che sono fornitori anche di altre aziende che a loro volta pagheranno cara questa situazione; e non è esente da conseguenze dirette tutto il settore del commercio.

Nonostante tutto questo la politica abdica al suo dovere lasciando che gli accordi e il dialogo riguardi solo sindacati e azienda. Io da qui non me ne vado, perciò è ora che noi fabrianesi ci facciamo sentire, in gioco c'è il futuro di tutta la comunità.

Gabriele Santarelli, Candidato Consigliere regionale MoVimento 5 Stelle

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