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Regione, garantite le risorse sul sociale: da potenziare per minori e anziani

Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Marche hanno incontrato il Presidente della Regione Luca Ceriscioli per fare il punto sul sociale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Lunedì 16 novembre le Segreterie regionali di Cgil , Cisl e Uil Marche hanno incontrato il Presidente della Regione - nonché Assessore ai servizi sociali - Luca Ceriscioli, per fare il punto della situazione sulla programmazione e sul finanziamento dei servizi sociali e socio sanitari.  Nell'incontro è stato illustrata la delibera di giunta n. 963 i cui contenuti diventeranno definitivi appena ricevuto il parere positivo della Commissione Consiliare competente e del Consiglio delle autonomie locali.  La Regione ha così garantito, per l'anno 2015, le stesse risorse erogate ai Comuni nell'anno precedente. Invarianza resa possibile da una diversa modalità d’ imputazione delle disponibilità dei Fondi nazionali - il Fondo unico per le politiche sociali e il Fondo per le non autosufficienze - e da un intervento importante del Fondo sanitario regionale che hanno, di fatto ,compensato le minori risorse del bilancio regionale.

Restano comunque, nel 2015, le riduzioni di spesa, rispetto ai bilanci degli anni precedenti, su importanti capitoli come la non autosufficienza, i servizi per l’infanzia, il diritto allo studio. Come resta ancora indefinita la questione legata al costituendo Fondo di solidarietà che, sulla base degli accordi sindacali stipulati con la precedente Giunta regionale, dovrebbe scongiurare l’aumento delle tariffe a carico degli utenti di molte prestazioni socio-sanitarie. Inoltre, nella prossima verifica sul bilancio, sarà necessario affrontare il tema delle “misure anticrisi” che, con la manovra 2015, non ha ottenuto il rifinanziamento. «Positivo è il metodo adottato dalla Regione - commenta il segretario della Cisl Marche, Sauro Rossi - sia per il recupero di risorse dalla sanità sia per il ragionamento volto ad allineare l'uso dei fondi nazionali alle effettive annualità di riferimento, che consente una programmazione più razionale e coerente degli interventi». «Era importante chiudere il 2015 garantendo ai Comuni le risorse necessarie per approvare i loro bilanci - prosegue Rossi -. Ora è necessario ragionare su come orientare bene le risorse tra i vari servizi e su come programmare le attività a partire dal prossimo anno, allineandole alle risorse certe che la Regione può mettere in campo. Nella consapevolezza che occorrerà un impegno forte per trovare risorse ulteriori per i servizi all'infanzia e agli anziani non autosufficienti».

Anche per il segretario generale della Cgil Marche Roberto Ghiselli, «restano aperti alcuni temi importanti,  dall'attuazione della legge 32 del 2014 (servizi sociali integrati per la persona e la famiglia) alla definizione di un regolamento d’ indirizzo regionale sull'utilizzo del nuovo Isee (sul quale sono partiti due diversi tavoli regionali)  e alla normativa sugli appalti dei servizi. «Bisogna evitare il rischio - conclude Ghiselli - che lo spostamento di risorse dalla sanità al sociale irrigidisca la governance di quest'ultimo sul modello sanitario, a discapito della partecipazione. Sarà inoltre decisiva la capacità di sviluppare l'utilizzo dei fondi europei anche a sostegno delle politiche sociali, in maniera coordinata e coerente con la programmazione complessiva. Infine, diventa sempre più urgente promuovere l’integrazione fra le politiche sociali e quelle del lavoro, necessaria per affrontare il tema del disagio economico e delle povertà, anche sperimentando nuove attività comuni tra Ambiti sociali e Centri per l'impiego».

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