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Vulnerabilità sismica delle scuole comunali, i ritardi denunciati dal centrodestra

Il candidato sindaco Stefano Tombolini e il capogruppo comunale FI Daniele Berardinelli tuonano contro l'amministrazione uscente accusata di snobbare la sicurezza dei bambini

«L’amministrazione uscente snobba la sicurezza dei bambini nelle scuole comunali». L’affondo arriva dal centrodestra anconetano con il candidato sindaco Stefano Tombolini e il capogruppo in comune di Forza Italia Daniele Berardinelli

L’accusa verso la giunta uscente è duplice, Berardinelli ha spiegato che esistono due tipi di verifiche: quelle che si fanno subito dopo la scossa per rilevare eventuali danni strutturali e le verifiche di vulnerabilità sismica per testare se l’edificio può resistere a scosse future. «Nel primo caso ho fatto un accesso agli atti e da cui risulta che le schede AEDES, quelle che vengono fatte subito dopo la scossa per verificare le condizioni strutturali immediate, sono state fatte nell’agosto del 2017. Il problema è che a ridosso di quella data non c’è stata nessuna scossa, il terremoto c’è stato a ottobre del 2016». Nel caso invece delle verifiche di vulnerabilità: «I soldi c’erano ma sono stati impegnati a bilancio solo a novembre e dicembre del 2017 e ad oggi non abbiamo ancora i dati a disposizione. Il 31 agosto scadrà il termine di legge per presentare tutte le verifiche- conclude Berardinelli- ma a ridosso di giugno non abbiamo ancora quei dati perché negli anni scorsi sono state controllate solo pochissime scuole. L’amministrazione ha sottovalutato questo problema, sembra che le verifiche non si volessero fare per paura di rilevare che gli edifici non fossero a norma». 

Sullo stesso piano Stefano Tombolini: «Il problema somiglia a quello delle centraline, sono state spente per paura che le rilevazioni imponessero di fermare il traffico e in questo caso sembra che non si fanno le verifiche di vulnerabilità per non correre il rischio di dover esodare i bambini». E proprio sulle risorse economiche disponibili il candidato sindaco rincara la dose: «C’è un bando del Miur che scade il prossimo 5 giugno e prevede 125 milioni di finanziamento per la verifica e l’eventuale adeguamento degli edifici scolastici comunali, con il 20% delle risorse destinate alle 4 regioni colpite dal sisma di due anni fa. L’amministrazione però si trova in grave ritardo nella presentazione della domanda». Ritardi che, dice Tombolini, si riverseranno sulla prossima giunta. «Per quanto riguarda la vulnerabilità sismica fino ad ora sono state fatte solo delle indagini per l’analisi geofisica del terreno e dei materiali, manca l’affidamento per tutta la fase di verifica e di calcolo dei dati e per l’eventuale progetto di adeguamento sismico. Tutto questo se lo ritroverà addosso la nuova amministrazione, compresa la determinazione dei costi per poter procedere all’adeguamento sismico e non so se si arriverebbe all’appalto nei prossimi 5 anni». 
 
 

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