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Il vicesindaco è anche presidente di seggio nella città alluvionata, esplode la polemica: «Inopportuno»

La dura presa di posizione del Pd nei confronti del vicesindaco, che ricopre anche il ruolo di presidente di seggio: «Avrebbe potuto più utilmente servire la propria comunità stando al fianco degli alluvionati, raccogliendo le esigenze e le richieste, immaginando soluzioni concrete»

SENIGALLIA «Una città martoriata dall'alluvione della settimana scorsa, che ad ogni pioggia, come quelle di ieri e oggi, reagisce impaurita seguendo le indicazioni di vigili e protezione civile. Un contesto molto complesso nel quale si inserisce oggi il voto per le elezioni politiche. Un esercizio di democrazia che la comunità senigalliese e della vallata del Misa e del Nevola sta portando avanti con dignità, a testa alta e grande senso del dovere. Ove necessario, sono stati addirittura approntati seggi in tensostrutture, al fine di garantire un diritto inalienabile». Lo scrive in una nota il Pd di Senigallia. 

«Di fronte a questa grande prova di spirito civile, non possiamo che registrare con stupore la totale inadeguatezza e inopportunità politica dell'amministrazione comunale di Senigallia. Ci riferiamo in particolare al vicesindaco Riccardo Pizzi, che ha scelto di svolgere il ruolo presidente di seggio. Avrebbe potuto più utilmente servire la propria comunità stando al fianco degli alluvionati, raccogliendo le esigenze e le richieste, immaginando soluzioni concrete, praticando una prossimità concreta che in questi giorni è oggettivamente mancata» continua il Pd. 

«Ci sono, è vero, altri presidenti di seggio con ruoli politici o istituzionali, ma Pizzi è l'unico membro dell'amministrazione comunale, per di più il vice del Sindaco Olivetti. In una fase così delicata, perché la priorità è andare a fare il presidente di seggio? Perché non lasciare spazio a un disoccupato, uno studente, un bisognoso, soggetti per i quali il compenso da presidente di seggio avrebbe potuto costituire un introito significativo? Non può certo trattarsi di un motivo economico, visto che Pizzi riceve già una indennità consistente (nel 2021 percepì 21.500 euro, con un aumento previsto nei prossimi anni fino al 35% in più). C’è un motivo politico? Amministrativo? Perché scegliere di rimanere chiuso in un seggio per giorni, invece di stare sul campo? Non riusciamo davvero a comprenderlo e ci sembra quanto mai inopportuno» conclude la nota.
 

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