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Verifiche di vulnerabilità sismica, ad Ancona effettuate in 8 scuole su 54

Fabrizio Del Gobbo (FDI) che ha rispedito al mittente le accuse di sciacallaggio: «O ci ringraziano per aver evidenziato un serio problema, oppure i veri allarmisti sono i loro tecnici nel compilare le schede»

“E’ obbligatorio procedere alla verifica di vulnerabilità per tutti gli edifici di interesse strategico (compresi quelli scolastici)…della necessità di adeguamento sismico di tali edifici deve essere tenuto conto dalle Amministrazioni Pubbliche nella redazione dei piani annuali e triennali delle Opere Pubbliche. Sono soggette a tale verifica 52 scuole e allo stato attuale è stata fatta la verifica su 8: media Volta, elementare Montesicuro, elementare del Ghettarello, materna Piaget, elementare Savio, materna Garibaldi, elementari Antognini e media Leopardi. Restano da verificare 44 edifici. Sulla base delle tariffe professionali vigenti, la verifica dovrebbe costare 30mila euro ad edificio, pertanto con un impegno spesa di 300mila euro all’anno per 5 anni si potrà avviare un piano efficace in tempi ragionevoli”. Lo si legge in una relazione sulla situazione di verifica di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici di Ancona (che nulla hanno a che vedere con i controlli di queste settimane ex post rispetto al terremoto) firmata dall’allora (2013) ingegnere Annamaria Bianchini datata 7 agosto 2013. Per questo ieri, in conferenza stampa di Fratelli d’Italia e Forza Italia, il consigliere comunale Daniele Berardinelli ha lanciato l’allarme: «Le verifiche servono a capire se le scuole restano in piedi o crollano nel caso in cui domani arrivasse un terremoto dalle nostre parti. Dal documento si legge che l’ingegnere invitava il comune a stanziare in totale 1,4 milioni per controllare tutte le altre scuole dopo averne controllate solo 8 e visto che il Comune ha ottenuto 700mila euro da fondazioni bancarie per una mostra alla Mole, vorrei sapere: il sindaco ha stanziato quei soldi? E’ stato fatto di tutto per salvaguardare la sicurezza dei nostri figli nelle scuole? E’ stata valutata la priorità degli interventi da fare? Questa è una battaglia che porto avanti da quando in una commissione anni fa ci fu detto che comune non fa verifiche di vulnerabilità sismica perché se no le scuole non sono a norma e siamo costretti a chiuderle».

LA REPLICA A FORZA ITALIA. «Le verifiche di vulnerabilità sismica sono state fatte in questi anni in relazione alle condizioni delle scuole perché non ci mettiamo a fare una tac se il paziente non ha sintomi - ha spiegato l’assessore all’urbanistica Maurizio Urbinati - E’ vero, sono state fatte a circa 8 scuole su 54 e bisogna continuare a farle, ma intanto sulle scuole che ci preoccupavano siamo intervenuti. Nel bilancio del prossimo anno troveremo sicuramente le risorse per concludere gli edifici che mancano. va fatto e lo faremo. Intanto possiamo dire che di fronte i recenti eventi sismici le scuole hanno dimostrato di reggere a differenza di tanti altri edifici privati».

FRATELLI D’ITALIA. Ma la conferenza era anche quella di Fratelli d’Italia per cui, insieme al portavoce locale Angelo Eliantonio, c’era anche il referente nazionale Fabrizio Del Gobbo, che ha rispedito al mittente le accuse di sciacallaggio avanzata dall’amministrazione Mancinelli perché: «per quanto riguarda le Ferrucci, la scheda tecnica parla chiaramente di “edificio inagibile o agibile a fronte di pronto intervento”. Se le cose stanno come ci ha spiegato l’assessore Urbinati e il sindaco Mancinelli, allora gli allarmisti sono i tecnici per come relazionano le varie schede di controllo. Non volevamo fare allarmismi e non ci sentiamo sciacalli e ci aspettavamo che ci fosse detto che i lavori erano stati fatti così come chiesto nelle schede dei tecnici. Resta un dato di fatto: le scuole vengono rese inagibili, poi c’è stata la scossa, le scuole vengono chiuse e adesso ricomincia la scuola. C’è qualcosa che non porta. Non è allarmismo è prevenzione».

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Riportiamo come in sede di conferenza stampa, il consigliere comunale Daniele Berardinelli abbia anche attaccato la stampa, accusandola di non aver fatto il proprio dovere in questi ultimi anni, mancando di dare il giusto risalto a questo tema. Per quanto riguarda AnconaToday, riteniamo ingiustificato l’atteggiamento del consigliere e ribadiamo la nostra linea per cui tutte le sigle politiche trovano sempre spazio, lo hanno sempre trovato e sempre lo troveranno. 

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