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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Uscita Ovest, Fdi-An: «Fallimento della sinistra anconetana»

«Mi stupiscono le dichiarazioni osannanti verso il ministro Delrio per il suo "senso di responsabilità"» dice Eliantonio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

"La vicenda della mancata realizzazione dell'uscita autostradale dal porto di Ancona ha dell'incredibile" ha esordito Carlo Ciccioli, portavoce regionale Fratelli d'Italia-AN. "Comincia a metà degli anni 70 con uno studio della Camera di Commercio di Ancona, all'ora guidata da Franco Ferranti, che era anche Presidente della Cassa di Risparmio, che approfondendo i flussi di traffico portuali stabiliva che il 65% degli autoveicoli e delle merci andavano a nord e il 35% ad ovest e a sud. Per cui la soluzione naturale era l'uscita Nord con il riempimento di una fascia di mare tra la Stazione ferroviaria e Torrette. Insurrezione della sinistra e degli ambientalisti: "l'uscita nord è democristiana e di destra, la sinistra guarda a sud e costruirà un Asse a sud fino al casello autostradale, che dal porto attraverserà tutta via Marchetti, correrà in sopraelevata attraversando Piano San Lazzaro e da lì andrà verso la Baraccola. Soluzione fotocopia di quella realizzata in sopraelevata al quartiere Tiburtino di Roma e che oggi è già in parte chiusa al traffico per disastro ecologico. Ma l'uscita sud si fermò dietro gli Archi e grazie a Dio non fu mai portata avanti. Allora, sempre gli scienziati di sinistra, per non fare marcia indietro, decisero di andare ad ovest, anzi a nord ovest, alla faccia di tutte le politiche di risparmio del territorio. La conclusione è di questi giorni: sempre un uomo di sinistra, il ministro Delrio, afferma che "costa troppo, è irrealizzabile, bisogna andare a nord". Dopo 40 anni! Ancona è una città piena di politici imbecilli, "i Signori del NO", la cui linea guida è non fare e il non lasciar fare nulla agli altri". "I più "sempliciotti" abruzzesi - ha dichiarato Fabrizio Del Gobbo, dirigente nazionale di Fratelli d'Italia-AN - nel frattempo di autostrade ne hanno realizzate due: la Pescara-Sulmona e la Giulianova-Teramo-L'Aquila-Roma anch'esse come dicono gli arguti critici ora dell'uscita dal porto, "poco trafficate". Da noi l'ente Provincia di Ancona, negli anni 90, guidato dal centrosinistra, avocò a sé, facendolo revocare all'Anas, ente competente, il raddoppio della variante della Statale Adriatica 16 da Ancona Nord ad Ancona Sud. In 20 anni non ce l'hanno fatta neppure a presentare il progetto esecutivo e qualche anno fa, con "moto meschino a seppia", rinunciarono all'affidamento per "impossibilità" a definirlo. Male fece purtroppo il Senatore Mario Baldassarri, all'epoca vice Ministro dell'economia e finanze, che aveva inserito l'opera nei finanziamenti del Cipe, ad accettare lo stralcio dell'opera dalla società Quadrilatero, che ha realizzato la Val di Chienti e sta completando la Vallesina, dell'uscita dal porto di Ancona, perché così fu all'ora richiesto da comune di Ancona e dalla Regione Marche, per "competenza territoriale". Con il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti, cioè la non realizzazione delle opere a distanza di oltre 13 anni". "Non è vero che i movimenti logistici dal porto sono in calo, le merci e gli autocarri sono in aumento, sono in calo i passeggeri per l'impoverimento delle famiglie dell'area Euro" , ha affermato Angelo Eliantonio, portavoce comunale di Fratelli d'Italia-AN. "Il porto di Ancona per decisione europea già da tempo approvata è il terminale del Corridoio Adriatico, ha continuato Carlo Ciccioli, spostandolo da Ravenna a qui, e la creazione della Macroregione adriatica, con 300 milioni iniziali di finanziamenti specifici per l'area, consente di valorizzare il porto di Ancona come cerniera centrale transfrontaliera". "Ma i politici di Ancona ce l'hanno le conoscenze tecniche e amministrative, la testa e la capacità di usare gli strumenti politici o sono semplicemente degli incompetenti totali? Così ha continuato Angelo Eliantonio. "Mi stupiscono le dichiarazioni osannanti verso il ministro Delrio per il suo "senso di responsabilità"! Ma Delrio non ha mandato qui due volte in passato il viceministro dei trasporti Nencini, eletto deputato del PD proprio nelle Marche a fare la campagna elettorale per le regionali a Ceriscioli nel 2015, puntando tutto sugli investimenti infrastrutturali del porto, ribadendoli recentemente nel mese di settembre 2016? Ma che persone sono queste? Questi si che sono "venditori di tappeti", falsi e ridicoli! E' un caso - ha concluso - da mandare da Crozza, per aprire il nuovo programma televisivo che si appresta a realizzare. Purtroppo riderà l'Italia, ma non c'è proprio niente da ridere per gli anconetani e per la regione Marche."

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