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Uscita a Nord, Rubini (Sel-ABC): «Una farsa dal retrogusto amaro»

«Dopo 30 anni di bugie sull'Uscita Ovest, infinite passerelle di politici e notabili dei vari governi di centro sinistra e centro destra anche l'Uscita a Nord sembra non avere un grande futuro»

«Qualcuno potrebbe dire “ve l’avevamo detto”, ma sarebbe come sparare contro la croce rossa, di fronte ad un classe politica locale nei cui confronti si sta consumando l’ennesima tragi-comica figuraccia». Esordisce così Francesco Rubini, capogruppo di SEL-Ancona Bene Comune riguardo l'Uscita a Nord.

«Dopo 30 anni di bugie sull’Uscita Ovest, infinite passerelle di politici e notabili dei vari governi di centro sinistra e centro destra, un lungo elenco di promesse mai mantenute, anche la tanto sbandierata Uscita a Nord sembra, dopo pochi mesi dalla sua solenne proclamazione, non avere un grande futuro. Del resto come potevano i nostri sommi amministratori immaginare che un’opera infrastrutturale di quella portata realizzata all’interno di un’area in frana potesse essere giudicata insostenibile? Ironia a parte, ci sembra tutto così ridicolo se non fosse che, nel frattempo, c’è un intero quartiere che da troppo tempo chiede a gran voce una soluzione utile e sostenibile per l’eliminazione del passaggio dei tir dal centro di Torrette, ogni giorno più stanca ed inquinata. L’assessore Simonella dice che va tutto bene, che siamo di fronte ai soliti inconvenienti, ma la realtà fotografa un’amministrazione comunale, l’ennesima guidata dal centrosinistra, dedita ad una scientifica politica degli spot, ma totalmente incapace di progettare la nostra città. Il rischio più che certo è che, mentre gli altri corrono verso soluzioni infrastrutturali efficaci e sostenibili, noi continuiamo a rimanere fermi, sorpassati da tutti, con buona pace del nostro titolo di capoluogo di regione».

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