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Welfare dello sport, la sfida di Urbisaglia: «Allarghiamolo a chi ospita i rifugiati»

Il consigliere anconetano lancia l’idea in una fase così delicata del conflitto in Ucraina che sta interessando tanti giovani

ANCONA- Allargare i contributi per le famiglie che ospita i giovani rifugiati in fuga dall’Ucraina e dalle zone del conflitto. E’ l’idea lanciata dal consigliere comunale dei Verdi Diego Urbisaglia. Un’idea che potrebbe rivelarsi molto preziosa in un contesto tanto delicato come quello attuale che non sta risparmiando nessuno:

«In ottica futura credo che possa essere una strada percorribile. Mi informerò tramite l’assessorato che è sempre molto sensibile su queste tematiche di sostegno allo sport. Aumentando la platea di persone che ne potranno beneficiare si può pensare ad iniziative di questo tipo ma prima ne vanno individuate le modalità esatte». Nello specifico: «Ospitando una famiglia di rifugiati, ad esempio, provenienti dalle zone dell’Ucraina bisogna fare in modo che anche con un Isee non troppo basso si possa accedere al contributo previsto. Dall’altra parte, sarebbe idoneo che le cifre a disposizione possano aumentare. Vediamo se la strada è percorribile».

In sostanza, secondo Urbisaglia: «Con le giuste modifiche inserire lo sport in un programma di welfare allargato anche in relazione alla guerra può essere possibile. Mi muoverò già da subito con gli assessori competenti per capire se esista la possibilità di prevedere in una variazione di bilancio degli appositi contributi per questo tipo di obiettivo».

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