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Accademia musicale: nuova sede ma servono garanzie del Comune

La storica Accademia Musicale di Ancona rischia di dover chiudere i battenti perchè la struttura, dove risiedono oggi, sarebbe inagibile. Il Comune ha assegnato loro l'ex Ipsia, ma è tutto fermo

E' proprio vero che quando emergono situazioni di crisi, a pagarne le spese è sempre la cultura, in questo caso quella musicale. Infatti la storica Accademia Musicale di Ancona, nata nel 1999, come associazione convenzionata con il Comune di Ancona, rischia di dover chiudere i battenti perchè la struttura dove risiede oggi (i locali della scuola secondaria di primo grado "G. Leopardi) sarebbe inagibile. Il problema non dovrebbe esistere perché, proprio lo scorso Agosto, gli assessori Ferretti e Nobili, dopo un sopralluogo, hanno indicato nell'istituto professionale ex Ipsia di via Curtatone la nuova residenza.

L'inagibilità dell'attuale struttura di via Redipuglia è stata comunicata dal Comune di Ancona, mandando un fax all'associazione musicale alcuni giorni fa. Peccato che ad oggi la sede Ipsia non sarebbe disponibile. Dove dovrebbero andare a imparare la musica i 600 studenti dell'Accademia musicale di Ancona? E' vero che gli insegnanti non sono stati sfrattati, ma se il Comune ha segnalato l'effettiva mancanza di sicurezza dell'immobile, è ovvio che lì non ci si può più stare perché nessuno vuole mettere a rischio l 'incolumità dei ragazzi e poi, se dovesse succedere qualcosa, chi pagherebbe?

Proprio oggi pomeriggio, un gruppo di operatori dell'Accademia hanno indetto una conferenza stampa: Adriano Angelini (membro del direttivo) e Andrea Andreani (presidente dell'associazione) hanno esposto tutta la loro preoccupazione e il proprio disappunto: "Crediamo possa esistere la possibilità di provvedere quanto prima alla consegna delle chiavi attraverso un'assunzione di responsabilità da parte della Giunta Comunale, al fine di consentire il tempestivo trasferimento di tutte le attività e perfezionando in corso d'opera i restanti e necessari adempimenti formali".

E' tutto fermo dunque e l'inerzia della politica, per loro, ha un costo ogni giorno: gli strumenti in affitto, le tasse. Ora la questione è tutta nelle mani del sindaco Fiorello Gramillano, che, quando nel 1999 si scelse di fondare il Pergolesi e spostare l'Accademia musicale, protestò a fianco dei docenti per le scelte della Giunta dell'allora sindaco Galeazzi. Oggi la salvezza dell'Accademia, da lui difesa in passato, è nelle sue stesse mani.




 

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