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TPL, comitati cittadini: “Consiglieri si oppongano ai nuovi tagli”

Ballanti: “I consiglieri – soprattutto quelli sensibili ai tempi ambientali e del trasporto pubblico – votino contro questo nuovo taglio al trasporto pubblico e recepiscano le proposte suggerite dai comitati cittadini”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Si chiede ai consiglieri comunali, soprattutto quelli sensibili ai temi ambientali, soprattutto quelli che si sono impegnati in campagna elettorale a potenziare il TPL, come i Verdi al governo cittadino, di votare contro questo piano che porterà inevitabilmente ad aumento di disagi per i cittadini e per l'ambiente.Il Programma comunale triennale del TPL nasconde nuovi ed ulteriori tagli per il terzo anno consecutivo. AD Ancona, città tra le più inquinate d'Italia manca un progetto per la mobilità sostenibile.

Il programma redatto per l'amministrazione, uno degli stesori è l'ex segretario del Pd, consta di due sezioni: 1) lo stato attuale, 2) il progetto.

Analizzando lo Stato attuale si evince che vengono comunicati dati che si allontanano dalla realtà o per lo meno viene presentato più addolcito rispetto ai nuovi tagli recentemente applicati; le pause festive nella fascia13/15 non sono di 60 minuti come indicato nel documento, ma di circa due ore,tre nel caso della linea 91, come ben documentato nella sezione orari festivi del sito di Conerobus. C'è una sostanziale differenza tra 60 minuti di stop corse da 120 o 180 minuti!

Il Progetto invece non si qualifica per l'attenzione ad un servizio pubblico su misura delle esigenze della città, degli utenti, della mobilità sostenibile e dell'ambiente, ma solo per sul mero parametro economico. Come se l'amministrazione, se ritenesse il trasporto pubblico davvero strategico ed obiettivo primario, non potesse spostare capitoli di spesa da altri settori. La vera natura del progetto sono ulteriori tagli, seppur occultati e argomentati con un vero e proprio equilibrismo descrittivo. Il primo passo per apportare tagli lineari è stato quello di introdurre una distinzione tra linee “portanti” e linee “adduttrici”, giustificando tagli su linee considerate minori.

Linee adduttrici come linee secondarie: non si comprende perché ogni quartiere non abbia la propria linea portante; parliamo di quartieri importanti e popolosi come Borgo Rodi e via XXVAprile, Pietralacroce e via Santa Margherita, i nuovi quartieri, dove vivono un terzo degli anconetani, Brecce Bianche, Montedago, Ponterosso. I tagli sono concentrati su questi quartieri, già penalizzati da recenti tagli feriali e tagli festivi dove i collegamenti festivi si riducono in due fasce: dalle 8 alle 13 circa e dalle 15 alle 19,19,30 circa, tagliando numerose corse.

E se le linee cosiddette importanti sono primarie, perché tollerare che ad esempio la linea 2 festiva venga interrotta da piazza Cavour con l'ultima corsa alle 13,05 e riprenda con quella delle 14,45? Tra l'altro una linea importante come la linea 30, utilizzata anche dai dipendenti ospedalieri, mantenuta con la partenza delle 5,30 non trova più nessuna coincidenza in piazza Ugo Bassi perché tutte le altre sono state cancellate prima delle 6,40: a chi serve la linea 30 (e 41) per gli ospedali se non si da modo ai utenti di raggiungere piazza Ugo Bassi dove tali linee effettuano capolinea? Si vuole forse determinarne la prossima cancellazione in quanto inutilizzate, anzi volutamente (da parte di chi ha tagliato tutte le altre linee) resa inutilizzabile?

Ogni quartiere dovrebbe avere la propria linea portante,quindi dovrebbero acquisire tale caratteristica la linea 6- 22- 24- 44- 91.  Su tali linee occorre introdurre il concetto di salvaguardare le corse e ridurre al minimo i disagi e i tagli recentemente effettuati e confermati dal Programma attuale.

Che il programma preveda tagli (mentre il potenziamento è solo annunciato ma non reso chiaro né consultabile) lo dimostra i seguenti“aggiustamenti”:- diminuzione delle frequenze feriali linea 2 e 3 (passano a 12 minuti la mattina e 14 pomeriggio) - diminuzione della frequenza morbida linea 42 (passa dagli attuali 17 minuti a 30 minuti, riducendo molto probabilmente anche il percorso) - soppressione della linea 24 e sostituzione con la linea extraurbana R la quale nonostante il potenziamento annunciato si dubita fortemente che possa mantenere le stesse frequenza della attuale linea 24, 30 minuti il feriale ogni ora i festivi, perciò molte corse saranno tagliate.

Infine manca attenzione sul fattore sociale a vantaggio di quello economico: un esempio è la recente riduzione delle corse festive sulle linee 30 e 31: come noto la linea 31 è molto utilizzata da numerosi abitanti della zona via Pesaro-Urbino-Scrima e piazzale Camerino, molti anziani. L'ultima corsa della linea 31 era prima attestata alle ore 20, ora l'ultima è alle 19,05. La corsa della linea 30 delle ore 20 invece è scarsamente utilizzata perchè a quell'ora nessun visitatore si reca in ospedale dalla stazione. Prevedere che la corsa delle ore 20 sia esercitata dalla linea 31anziché 30 non creerebbe un disservizio per l'ospedale, in quanto entrambe effettuano capolinea negli Ospedali Riuniti, ma consentirebbe di spostare l'ultima corsa del 31 alle ore 20 anziché alle 19,05, come era fino pochi mesi fa.

Secondo quanto previsto dal Programma con i tagli di corse si dovrebbero recuperare227.000 Km/annui, da destinare al potenziamento circa il 40% (il 20% dovrebbe invece essere destinato alla reintroduzione serale di corse tagliate due anni fa).Tale potenziamento dovrebbe essere la reintegrazione di alcune corse su linee ora declassificate come adduttrici e cioè:

Linea 6 ore 14,00 e 20,30. Linea 91 ore 15,00 (riduzione dalla pausa a circa due ore anziché tre come ora) e 20.20. Linee per Pinocchio e quartieri nuovi (2, 22, 24 e 44): per tali linee una proposta innovativa: la linea 2FR (festiva-ridotta) una singola linea ad anello che collega i quartieri ora serviti da ben 4 linee. Il percorso si svilupperebbe sul tragitto: CAVOUR-MARTIRI RESISTENZA-BASSI- PINOCCHIO-MONTEDAGO-BRECCEBIANCHE-CADUTI DEL LAVORO-RUGGERI- FLAVIA-BRECCE BIANCHESCAMBIATORE-MONTEDAGO-PINOCCHIO-BASSI-MARTIRI RESISTENZA-CAVOUR. Tale linea ad anello consentirebbe una kilometraggio ridotto ma comunque assicurerebbe transiti minimi garantiti con partenza dal centro alle 13,55 e 20,30.

Una reintroduzione necessaria, anche se esula dalla rete urbana, ma solo parzialmente in quanto Torrette, Collemarino e Palombina sono quartieri di Ancona, è quella della corsa serale della linea C almeno perFalconara delle ore 23,30 o mezzanotte e la corsa delle 22,30 festiva che coprirebbe anche il collegamento con gli Ospedali Riuniti, collegamento recentemente tagliato. Il recupero del kilometraggio necessario avverrebbe spostando il capolinea delle linee extraurbane attualmente in piazza Cavour (ad esclusione delle linee B e C) in zona Archi (parcheggio nell'area ex deposito ATMA), in attesa dell'autostazione in stazione centrale.

Considerazioni politiche e conclusioni

Il trasporto pubblico è ritenuto scelta strategica dall'amministrazione e dagli stesori del progetto? Sembra di no, a meno che vengano recepite le modifiche proposte. Tagliare per il terzo anno consecutivo le cose, anche se in questo progetto i tagli sono assai mascherati, vuol dire non calcolare le gravi ripercussioni che tale scelta politica ha sull'ambiente, sul fattore sociale e sul concetto stesso di servizio pubblico, da mantenere appunto pubblico. L'introduzione di concetti e indicatori economici valida la preoccupazione che solo il lato economico guiderà sempre più la garanzia di un trasporto pubblico.

Come noto meno trasporto pubblica significa costringere i cittadini ad utilizzare l'auto privata (se le corse sono assai diradate il tpl perde l'appetibilità), più ricorso alla mobilità privata porta ad aumento degli agenti inquinanti e si mina la salute dell'ambiente e dei cittadini. Inoltre si crea domanda di parcheggi in centro come categorie economiche già chiedono, appoggiate da referenti e parti politiche. Quale città e mobilità si vuole raggiungere con questo Programma che va in direzione di penalizzare ulteriormente il trasporto pubblico?

Chiedere all'amministrazione e al Consiglio comunale di ripensare questo progetto alla luce di una necessaria mobilità più sostenibile e una vera e propria strategia di potenziamento di trasporto pubblico per la salute dell'ambiente e dei cittadini è doveroso e obbligato, visto il già alto tasso di inquinamento della città di Ancona. Così come chiedere all'amministrazione di cessare di regalare parcheggi gratuiti che richiamano incentro più auto e casomai regalare una linea shopping gratuita come fatto inaltre città italiane (esempio una linea shopping piazza Ugo Bassi-Piazza della Repubblica il sabato e la domenica pomeriggio tra le 16 e le 20 nel periodo natalizio non costerebbe eccessivamente ma si darebbe un segnale importante di sostenibilità).

Chiedere all'amministrazione e al Consiglio comunale di fermarsi ed ascoltare quanto controproposto, di prevedere corsie preferenziali per i bus (non sono nemmeno previste dal Programma), di recuperare risorse preziose perse con l'elevato tasso di evasione dei titoli di viaggio (anch'esso non previsto), sarebbe cosa saggia che aprirebbe la strada anche per Ancona peruna politica più sostenibile in tema mobilità e trasporto pubblico.

Daniele Ballanti - comitati cittadini per il TPL e la mobilità sostenibile

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