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Caos Tari, i 5 Stelle aprono un info point per verificare quanto pagato

Secondo i pentastellati ci saranno aumenti tra i 4 e i 19 euro per chi ha pagato di meno negli anni passati: «Il Comune faccia compensazioni automatiche per chi ha sborsato troppo»

Per i 16mila cittadini che hanno pagato più Tari a causa dell'errata applicazione del normativa nazionale sul regolamento comunale arriva un servizio in più offerto dal Movimento 5 Stelle di Ancona. Uno sportello, ospitato nella sede di via Matteotti, che tutti i venerdì (a partite dal 12 gennaio, dalle 17 alle 19) farà i conteggi agli utenti attraverso un file di calcolo. «Abbiamo a cuore che i cittadini siano informati – spiega Maria Ausilia Gambacorta, consigliere comunale 5 Stelle – e auspichiamo che non ci siano aggravi che le eventuali compensazioni a chi ha pagato di più arrivino in modo automatico. Ovviamente bisogna trovare fondi e al momento nel Bilancio di Previsione non c'è alcun fondo specifico. Anzi, la dirigente nella sua relazione, ha specificato che la partita della Tari è una variabile. Hanno tutti i dati e avrebbero subito dovuto prevedere come muoversi anziché attendere l'assestamento di bilancio». Argomento caro ai grillini dorici che già a metà dicembre avevano presentato una mozione a Palazzo degli Anziani per avviare quanto prima un servizio di ricalcolo. 

«Abbiamo deciso di attivare questo servizio gratuito – aggiunge Daniela Diomedi, consigliere e candidata ancora non ufficiale per le Comunali 2018 - per consentire ai cittadini di verificare poi decidere autonomamente se aspettare la compensazione automatica o se depositare l’istanza di rimborso. Il diritto si estingue in 5 anni e noi, al di là delle parole, abbiamo percepito la tendenza di far cadere nel dimenticatoio quasta vicenda». Secondo i calcoli fatti dal gruppo consiliare pentastellato, rispetto a quanto deliberato dalla giunta per la Tari 2018, pagherà di più chi non ha pertinenze (oscillazioni tra i 4 e i 19 euro) e pagherà meno chi ne ha (tra i 28 e i 43 euro). «Continuiamo a ritenere auspicabile – concludono i consiglieri - che l’Amministrazione proceda in autotutela, considerato che è già in possesso di tutti i dati ma, visto che non sembra affatto intenzionata a provvedere in tal senso, riteniamo sia opportuno premunirsi e, quanto meno, conoscere esattamente a quanto ammonta l’importo del rimborso».

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