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Regione, l'Assemblea taglia i finanziamenti ai gruppi: 155mila euro in più all'anno

L'Assemblea legislativa ha approvato la proposta di legge Pd che prevede l'abolizione dei contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari. E con i soldi risparmiati si andranno a coprire spese per disabili

L'Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la proposta di legge, avanzata dal gruppo PD e dalla maggioranza, che prevede l'abolizione dei contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari. Un atto che comporterebbe un risparmio di 155 mila euro all'anno, 124 dei quali saranno destinati alla disabilità. Il capogruppo PD Gianluca Busilacchi: «Siamo molto soddisfatti. Quest atto non è uno spot, produce effetti concreti».

Dunque l'Assemblea legislativa delle Marche dice “sì” al taglio dei finanziamenti dei Gruppi consiliari. Nella seduta odierna è stata così approvata la proposta di legge ad iniziativa del Gruppo Pd, sottoscritta anche dalle forze di maggioranza, che abolisce i contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari. «La riduzione delle risorse a disposizione dei gruppi – prosegue il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale, Gianluca Busilacchi – Non è un semplice spot o una mera operazione di facciata, come qualcuno ha provato ad ipotizzare. È un atto molto concreto, come concreti sono gli effetti che ne derivano. Ogni anno, infatti, si potranno risparmiare 155 mila euro. Di questi, la quasi totalità, per una cifra di 124 mila euro annui, sarà destinata in favore di interventi per la disabilità. Ed è questo il senso più importante di questo atto. In particolare – prosegue Busilacchi –, con l’ordine del giorno a questa pdl che abbiamo avanzato e che è stato approvato dall’Aula, chiediamo alla Giunta l’impegno di destinare queste economie, per il triennio 2016/2018, in favore delle persone con disturbi dello spettro autistico».

Una scelta politica che porta le Marche tra le prime regioni, per la recisione la terza, dopo Piemonte ed Emilia-Romagna, ad abolire i finanziamenti ai gruppi consiliari. «Un segnale importante – ha concluso Busilacchi – non solo per chi sta male, ma per la politica stessa. Facendo attenzione, però, a non buttare via anche il bambino con l’acqua sporca, perché alcuni strumenti previsti dalla legge sul "Finanziamento dei gruppi consiliari” sono strumenti di trasparenza e di democrazia».

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