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Negozi gestiti da stranieri, pusher e case occupate da migranti: «Vogliamo fare “Napoli Ancona”?»

La situazione dei migranti portata in consiglio comunale da Maria Grazia De Angelis (Fratelli d'Italia). Dagli accampati davanti alla questura alle case occupate abusivamente, passando per le attività commerciali e lo spaccio di droga

ANCONA - Affollati sul marciapiede opposto all’ingresso della questura, in attesa di ottenere i documenti. Il caso dei migranti che hanno affollato il marciapiede di via Gervasoni nei giorni scorsi è stato portato in consiglio comunale da Maria Grazia De Angelis, consigliere di Fratelli d’Italia. «Sono rimasti a bivaccare per quattro giorni davanti alla questura prima che qualcuno li accogliesse» ha detto la De Angelis. L’intervento però non ha riguardato solo questa situazione specifica. «Stanno arrivando pakistani, bengalesi e afgani ad Ancona- prosegue la De Angelis- voglio anche puntualizzare che ci sono realtà di delinquenza relativa a stupefacenti che stanno occupando tutta la riviera da Numana ad Ancona. Le case occupate dagli immigrati, poi, non vengono controllate regolarmente. Ci sono anche gli esercizi commerciali tenuti da immigrati che, a parte l’igiene pessima, sono per la maggior parte abusivi e neppure registrati. Cambiano la gestione ogni sei mesi e hanno uno stato di precarietà unica. Dobbiamo fare "Napoli Ancona" o cosa?».

Questione sicurezza

La risposta arriva dall’assessore alla sicurezza Stefano Foresi. «Il 19 mattina, con il comitato di via Torresi, ho incontrato il comandante dei carabinieri della Montagnola e c’è un servizio di prevenzione fatto dalla questura per tutto il quartiere Piano-Archi. Passano ogni giorno a turno a presidiare. Aggiungo poi il servizio di pattuglia della polizia locale e la postazione ai toroidi in piazza Ugo Bassi». Sui migranti accampati davanti alla questura: «E’ competenza della prefettura, che in pochi giorni ha trovato una location e li ha portati là, ma ne arriveranno altri. Le telecamere davanti a Corso Carlo Alberto sono funzionanti. Stiamo facendo del tutto per tenere in sicurezza quei quartieri». 

«Via Gervasoni? Prima erano alla stazione marittima»

All'interrogazione ha risposto anche il sindaco Valeria Mancinelli. «Ci sono stati incontri convocati dal Prefetto e ci viene segnalato dalla questura che per quanto riguarda le persone che si rivolgono a loro come primo contatto per essere identificati, al fine di poter presentare la richiesta di asilo, il flusso è sostanzialmente lo stesso da anni. Non è aumentato, è una percezione. Questo stesso numero di persone prima aspettava pernottando alla stazione marittima o nelle altre zone, ma dopo le operazioni di riordino si concentra davanti alla questura. Significa che non c’è un probelma? Certo che c’è, come in altre parti d’Italia- ha concluso il sindaco- i flussi non sono programmati e quindi di difficile gestione, ma il problema non lo risolve un comune». 

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