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Stazione marittima di Ancona verso la chiusura, l'appello di "Italia Nostra"

Per l'associazione dorica, la Stazione Marittima è parte fondamentale del sistema di trasporto rapido di massa detto "Metropolitana di superficie", le cui strutture sono state interamente realizzate con un notevole impegno finanziario che risulterebbe altrimenti vanificato

Chiusura della stazione ferroviaria di Ancona Marittima. Dopo la decisone presa congiuntamente da Regione, Comune, Authority e RFI (Rete ferroviaria italiana) per interventi di messa in sicurezza del tratto che unisce la stazione centrale con quella marittima, sono piovuti dissensi. E oggi l'associone Italia Nostra Ancona lancia un appello sottoscritto da numerose associazioni e movimenti politici, indirizzato a: Presidente della Giunta Regionale, Presidente della Provincia di Ancona, sindaco del Comune di Ancona, Presidente della Autorità Portuale.

"No alla chiusura della Stazione Marittima ferroviaria di Ancona. Richiesta di deroga alle misure proposte da ASF per la tratta Stazione Centrale Stazione Marittima in Ancona. Noi invitiamo le SS.LL. a riconsiderare il troppo frettoloso “SI” espresso alla chiusura della Stazione marittima di Ancona ed a richiedere, alla Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria, una deroga temporanea alla applicazione delle nuove misure di sicurezza, come avviene in altri situazioni similari (es. Civitavecchia), per i seguenti motivi: la Stazione Marittima è parte fondamentale del sistema di trasporto rapido di massa detto “Metropolitana di superficie”, le cui strutture sono state interamente realizzate nel tempo con l’adeguamento delle stazioni ferroviarie di Ancona e dei Comuni limitrofi, grazie ad un notevole impegno finanziario pubblico che risulterebbe altrimenti vanificato. Il trasporto pubblico su rotaia permette, nella città di Ancona, di arrivare fino al centro cittadino, senza interruzione di carico e con il nuovo materiale rotabile sarebbe possibile rendere ancora migliore ed efficiente il servizio. E’ nei progetti della Autorità Portuale trasferire in un lustro il traffico traghetti sulle nuove banchine per cui le interconnessioni con il traffico dei mezzi privati e Tir è destinato a ridursi a zero. Un traffico che insiste attualmente sul porto dorico soprattutto per i 2-3 mesi estivi. Se la deroga non fosse concessa (ipotesi peraltro da escludere se l’intervento delle Istituzioni sarà convinto e ben motivato), vi sarebbe comunque la possibilità di coordinare al meglio lo sbarco dei mezzi dalle navi con l’arrivo/partenza dei treni, per ridurre al minimo l’affollamento degli incroci tra i due tipi di traffico, in questo lustro di attesa della nuova collocazione dei traghetti. 
Noi non riteniamo accettabile che, per l’interesse economico privato di pochi e nonostante l’emergere di tali soluzioni, ci si renda responsabili di un grave danno all’interesse pubblico rappresentato sia dallo spreco dei finanziamenti impegnati e spesi per la metropolitana di superficie dell’area di Ancona, sia dai disagi creati alla mobilità dei cittadini marchigiani che dall’incremento in città del trasporto su gomma. 

Noi chiediamo a tutti gli Enti in indirizzo di attivare il servizio di trasporto ferroviario metropolitano ed al Comune di Ancona di rendere noto, se lo ha, un proprio piano per la mobilità dolce con la riduzione dell’inquinamento atmosferico e del traffico su gomma. In questo piano il ruolo essenziale della Stazione Marittima non potrebbe essere ignorato dal Comune di Ancona e dagli altri soggetti pubblici che hanno competenza in materia. Altrimenti la adesione alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile diventa solo una presa in giro nei confronti dei cittadini. Ancona, 23 settembre 2015

FIRMATO
Associazione Italia Nostra Ancona, Associazione Vista Mare Ancona, Associazione Voi con Noi civicamente Ancona, Comitato Mezzavalle,  Gruppo consiliare SEL Ancona Bene Comune, La Lupus in Fabula (PS), Terra Mater, Mov5Stelle Ancona, Onda Verde Onlus (Falconara M.), SessantacentoAncona, Circolo “il Pungitopo” Legambiente (Ancona), Gruppo Consiliare La Tua Ancona, Pro Natura Marche, Forum Paesaggio Marche, Legambiente Marche, Italia Nostra Marche, Gruppo Consiliare Partito della Libertà Ancona, Federazione di Ancona e Comitato Regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle Marche, Associazione Consumatori Utenti.

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