Il governo sospende l'acquisto degli F35. Mangialardi (Anci Marche): "Bene così"
"Abbiamo accolto con grande favore la decisione del governo Renzi di sospendere ogni nuovo ordine in attesa della compilazione del Libro Bianco per la Difesa che stabilirà ciò che serve "per soddisfare le nostre necessità di difesa"
Mentre il Pentagono ha sospeso tutti i voli del caccia F35 in attesa di fare chiarezza sull'effettiva affidabilità del superjet, prosegue la mobilitazione di Anci Marche che si è fatta sempre promotrice di iniziative per sospenderne l'acquisto degli F35, attività per la quale al presidente Mangialardi è stato riconosciuto l'impegno "dall'Università per la pace" formata dagli esponenti delle più attive Associazioni nazionali per la pace e i diritti delle persone: da don Luigi Ciotti a Flavio Lotti, da padre Alex Zanotelli a Tonio Dell'Olio, da Francesco Vignarca a Mario Busti.
"Abbiamo accolto con grande favore la decisione del governo Renzi di sospendere ogni nuovo ordine in attesa della compilazione del Libro Bianco per la Difesa che stabilirà ciò che serve "per soddisfare le nostre necessità di difesa", come ha detto il ministro della difesa Roberta Pinotti, in una audizione dei giorni scorsi davanti alle Commissioni Difesa di Camera e Senato".
"Le riflessioni che il governo sta portando avanti - ha aggiunto Mangialardi - le valutiamo come sensate e congrue rispetto all'attuale situazione economica e finanziaria del Paese e ci aspettiamo che proceda in questa direzione con convinzione e senza tentennamenti."
L'Associazione dei Comuni delle Marche ha già inviato una lettera alcune ai presidenti di Senato e Camera, il governo, il Presidente dell'Anci nazionale Piero Fassino e tutti i presidenti delle Anci Regionali, per esprimere la propria contrarietà al programma di acquisto di questi cacciabombardieri, chiedendo al governo di sospenderlo immediatamente; di procedere, in prospettiva europea, ad una visione strategica della politica di difesa; a destinare le somme risparmiate, non meno di 14 miliardi, alle amministrazioni pubbliche e ad investimenti pubblici riguardanti la tutela del territorio nazionale dal rischio idrogeologico, la tutela dei posti di lavoro, la sicurezza dei lavoratori; a destinare le strutture di supporto tecnico già realizzate ai centri di ricerca universitari.
"Il nostro auspicio - ha concluso Mangialardi - è che il governo Renzi possa risolvere la questione in tempi rapidi e secondo gli indirizzi stabiliti. Anci Marche terrà sempre viva l'attenzione sul tema convinta che questa sia la strada da percorrere."