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Situazione istituti penitenziari, Biancani: «Impegno comune per superare le criticità»

Il consigliere regionale interviene sui maggiori problemi delle carceri marchigiane, focalizzando l'attenzione soprattutto sulla cronica carenza degli organici

«I recenti sopralluoghi presso gli istituti penitenziari marchigiani ed il confronto con alcuni rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria, organizzati dal Garante dei diritti Andrea Nobili, hanno messo in luce diverse problematiche, che tendono ad acuirsi nel corso del tempo, anche a causa di un nuovo aumento della popolazione carceraria, registrato negli ultimi mesi.»

Il consigliere regionale del Pd, Andrea Biancani, che questa mattina si è presentato regolarmente alla riunione indetta dall’Ombudsman con i rappresentanti sindacali della Polizia penitenziaria e poi posticipata di un’ora per difficoltà degli stessi a raggiungere la sede del Consiglio, formula una riflessione generale sulla situazione carceraria, ponendo al centro dell’attenzione l’inadeguatezza di alcune strutture e la carenza degli organici, anche alla luce di un colloquio avuto con lo stesso Nobili e con alcuni rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria, prima dell’inizio dell’incontro svoltosi questa mattina a Palazzo delle Marche.
«E’ indispensabile – sottolinea – attivare tutti i canali a nostra disposizione per risolvere le maggiori criticità. Si tratta di fornire un supporto indispensabile alla sicurezza ed ai percorsi che devono essere posti in essere all’interno degli istituti, che vede proprio nella stessa polizia penitenziaria uno dei fulcri più importanti».

Biancani ricorda l’impegno assunto attraverso la mozione approvata recentemente dal Consiglio regionale e rivolta al Ministero di Giustizia, nella quale vengono segnalati, tra l’altro, «un non adeguato numero di educatori impegnati nelle attività trattamentali; l’insufficiente organico degli operatori di polizia penitenziaria; il sostegno e l'ampliamento dei percorsi destinati alla risocializzazione ed al reinserimento dei detenuti; una diversa attenzione nei confronti di quelli con varie forme di dipendenza; il miglioramento delle relazioni con i familiari; le barriere architettoniche e i problemi strutturali dei vari penitenziari. Attraverso la mozione – fa presente il consigliere – abbiamo anche impegnato la Giunta a valutare il rifinanziamento della legge 28/2008 al fine di garantire la continuità delle attività trattamentali negli istituti penitenziari marchigiani»

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