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25 Aprile, messaggio del sindaco di Monte Roberto: «Chiamati a sacrificarci per la libertà»

Questa mattina il sindaco Stefano Martelli ha comunque fatto visita con la fascia tricolore ai due monumenti ai Caduti

Anche a Monte Roberto, è un 25 Aprile senza cerimonie pubbliche data l'emergenza sanitaria in corso. Questa mattina il sindaco Stefano Martelli ha comunque fatto visita con la fascia tricolore ai due monumenti ai Caduti, quello di Monte Roberto e di Pianello Vallesina, ad omaggio e memoria di questa giornata.

«Carissimi concittadini - sono le sue parole -.Quest'anno le limitazioni imposte  dall'emergenza che ha colpito il Paese e la collettività internazionale, ci costringono a vivere il 75° anniversario della Festa della Liberazione in un'atmosfera di forzata solitudine e non ci consentono di onorare, con la consueta solennità, i luoghi della memoria simbolo della lotta per la Liberazione e il riscatto del Paese. Un momento di grande festa nazionale che ci mancherà, soprattutto ora che sentiamo fortissimo il bisogno di raccoglierci intorno a quei valori che 75 anni fa portarono alla lotta vittoriosa contro il nazifascismo e alla Liberazione dell'Italia. Valori che ci ricordano che per conquistare la libertà c'è voluto il sacrificio di tanti. E ancora oggi tutti siamo chiamati a sacrificarci per la libertà. Ricordiamo dunque nell'intimità dei nostri cuori coloro che hanno sofferto e combattuto anche sacrificando la propria vita, per consentire a tutti gli italiani di riconquistare libertà e porre le basi della democrazia.
Non dimentichiamo i nostri militari che combatterono fianco a fianco con le forze alleate, coprendosi di valore, o quelli che non cedettero alle lusinghe del nemico e furono internati nei campi di prigionia nazisti; i partigiani, capaci di coraggio, di spirito di sacrificio e di imprese audaci insieme a tutti i cittadini che sostennero un immenso sforzo collettivo. Come 75 anni fa, solo un’azione comune della collettività nazionale e internazionale e un rinnovato senso di unità e solidarietà tra cittadini potranno consentire la ripresa delle attività sociali ed economiche e quindi della vita come prima dell’insorgere dell’epidemia. Per questo motivo, al doveroso e sentito omaggio rivolto a chi durante la Guerra di Liberazione ha combattuto e sacrificato la propria vita per assicurare la rinascita dell'Italia, voglio unire un sentimento di profonda riconoscenza a tutti coloro che, in diversa misura, stanno lottando, in molti casi a rischio della propria vita, al servizio dei cittadini e del Paese. La Resistenza ci ha insegnato a credere che la nostra vita, la società che c’è intorno, il futuro possano cambiare a partire dalla nostra volontà, dalle nostre scelte, dalla nostra capacità di saper superare il fossato che passa tra il lasciare che le cose accadano e l’agire affinché esse possano mutare. É questo il lascito morale che abbiamo ereditato dagli eroi della Resistenza e della Guerra di Liberazione ed è questo che mi auguro per noi stessi, per i nostri figli, per il nostro futuro, insieme all'auspicio di festeggiare il prossimo 25 aprile di nuovo nelle piazze, con la stesso entusiasmo degli italiani di 75 anni fa, rinnovando il nostro impegno per affermare i beni fondamentali della libertà, della democrazia, della pace. Buona Festa della Liberazione a tutti. Viva l'Italia»

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