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Sfregio alla scalinata del Passetto, la Mancinelli in consiglio: «Mai più»

Ma i consiglieri Berardinelli, Gambacorta e D'Angelo non hanno digerito quanto detto dal sindaco Valeria Mancinelli. Su tutti il forzista, che non ha esitato a dare della «faccia di bronzo» al primo cittadino

«Mai più. Da oggi ogni possibile soluzione sarà valutata e verificata da chi lo fa per mestiere, ma la scelta di indirizzo politico è chiara: mai più mezzi meccanici passeranno per quella scalinata». Così il sindaco Valeria Mancinelli apre il consiglio comunale di lunedì 30 maggio, prendendo una posizione netta, e politica, sullo sfregio alla scalinata del monumento Passetto. E’ la premessa dello stesso primo cittadino alle risposte seguite alla mitragliata di domande dei consiglieri comunali di opposizione Daniele Berardinelli (Forza Italia), Ausilia Gambacorta (Movimento 5 Stelle) e Italo D’Angelo (La Tua Ancona): come sono arrivate le gru alla spiaggia negli anni passati? Perché quest’anno si è optato per il passaggio lungo la scalinata? Quanti scalini sono stati danneggiati per l’amministrazione? Chi si assume la responsabilità di quanto accaduto? Al momento della discesa erano presenti tecnici del Comune? Il modo di azione era stato preventivamente concordato con la ditta dei lavori? Come mai si è assistito a due comunicati stampa contraddittori dove prima si parlava di mezzi cingolati al posto di gommati e poi si è parlato di errore umano? Chi ha effettuato il controllo dei lavori?

SCELTE PASSATE. La prima cosa precisata dal sindaco è stata la cronistoria degli interventi, per cui il primo ripascimento della spiaggia Passetto risale al 1995. Da  quella volta fino al 2003, la partita é sempre gestita direttamente dagli uffici comunali per cui sono sempre state utilizzate le scale. Dal 2003 al 2010 si sono alternate scale e gru. Quale differenza? Quando erano previsti lavori più importanti, magari perché c’erano state mareggiate particolarmente violente, la scelta tecnica ricadeva sulla gru per portare a mare un maggior  quantità di materiale e mezzi, viceversa si usavano le scale. Nel 2010 é cessata l’attività della Passetto Srl e dal 2011 al 2012 si è sempre usata esattamente la stessa modalità di quest’anno. Nel 2013, 2014 e 2015 è stata usata la gru.

GRADONI DANNEGGIATI  E DINAMICA: Il Comune ne ha inventariati con certezza 7, in corrispondenza di 14 lastre. Ma proseguono gli accertamenti e «posso assicurare che nei prossimi giorni verificheremo anche se ci sono stati danni più modesti ad altri gradini e se siano ascrivibile a questo ultimo incidente» ha detto il sindaco. Già, incidente. Di questo si è trattato e lo ha ribadito: «La responsabile è la ditta esecutrice lavori perché l’operaio, nel fare la manovra, ha preso velocità e per frenare ha buttato giù la parte anteriore e posteriore del mezzo che hanno creato i danni velocità». Un errore umano ma ciò non toglie come il rischio sia inaccettabile».

PRESENZA DEI TECNICI: «Non erano presenti al momento della discesa anche perché la ditta ha anticipato i tempi - ha spiegato il sindaco - Successivamente sono stati presenti due tecnici: i geometri Tittarelli e Manganelli. Ma sia chiaro che la questione della scelta per risparmiare su eventuali altre spese non esiste».

L’OPPOSIZIONE. Ma i consiglieri Berardinelli, Gambacorta e D’Angelo non hanno digerito quanto detto dal sindaco. Su tutti il forzista, che non ha esitato a dare della «faccia di bronzo al sindaco», rea di aver cambiato 3 posizioni in 3 giorni (prima il problema era il mezzo non gommato, poi l’errore umano e oggi il diktat) per poi scaricare tutto non solo sulla ditta, ma anche sui tecnici del Comune. «E poi ci venite a dire che i gradini sono 7 - ha tuonato il consigliere Berardinelli - Vuol dire che manco è andata a vedere di persona perché se no si sarebbe resa conto che sono solo 8 nella prima parte. Mi angoscia vedere il suo disinteresse e quello della sua maggioranza perché non posso credere che rimarreste impassibili nel vedere una ruspa che scende le scale di piazza di Spagna. Forse non vi rendete conto ma è la stessa cosa». «Altrove si chiamano atti di vandalismo - ha detto la Gambacorta (M5S) - Sappiamo che il sindaco ha permesso questa cosa , un danno di immagine che offende la città e se negli anni passati tutto ciò non è accaduto è solo per fortuna. Questo non doveva accadere e basta, non siamo soddisfatti della risposta  che ci ha dato sindaco perché l’attenzione doveva essere maggiore prima». Per Italo D’Angelo è importate che si faccia  luce sulle responsabilità politiche perché «una settimana fa avevo inviato una mail al presidente del Consiglio Pelosi per indicare che c’erano stati dei danni alla scalinata del Passetto e il generale stato di incuria del monumento ma non non ho avuto risposta. A me interessano le responsabilità politiche e ritengo che le vostre siano gravi». 

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