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Spazi pubblici, ecco il certificato antifascista: un filtro per ottenere le sale comunali

Chi vorrà usare sale o altri spazi comunali dovrà sottoscrivere una dichiarazione in cui prende distanza dai princìpi del fascismo. La mozione è stata approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale

Chi vorrà usufruire di sale o altri spazi comunali dovrà sottoscrivere una dichiarazione in cui, nero su bianco, si impegna a prendere le distanze dai princìpi del fascismo. La mozione proposta dal gruppo SEL-Ancona Bene Comune è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale di lunedì scorso e verrà inserita nell’apposito regolamento per la concessione degli spazi pubblici nel territorio del Comune. Documento che poche ore fa la stessa CasaPound ha firmato, ottenendo quindi il diritto a organizzare un incontro fissato per domani e chiudendo (forse) il caso politico dell’ultima settimana. La proposta, spiega il consigliere SEL-ABC Francesco Rubini è stata depositata lo scorso 18 dicembre quando CasaPound aveva appena presentato un libro all’ex Fiera della Pesca e i fatti di Macerata erano un incubo che sembrava lontano anni luce dal potersi materializzare: «Dopo quello che è successo a Macerata e visto anche il pressing continuo di CasaPound su questa città abbiamo deciso, come capigruppo, di dare un’accelerata a questa mozione ed inserirla nell’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri» ha spiegato Francesco Rubini, capogruppo SEL-ABC e firmatario della mozione insieme al consigliere Stefano Crispiani. «Ci sembrava giusto dare subito e con forza una risposta democratica a questi attacchi fascisti e intolleranti che ogni giorno di più rischiano di far cadere questo Paese in una pericolosa deriva di odio e razzismo».

Spazi pubblici solo agli antifascisti dichiarati, è libertà? Le vostre risposte - VIDEO

Nella mozione si fa esplicito richiamo agli articoli 3 e 21 della Costituzione “fermo restando che la Repubblica e la Costituzione sono antifasciste- si legge nel documento- e il fascismo non è un’opinione ma un crimine”. La mozione impegna esplicitamente sindaco e giunta ad attivarsi affinché: “le richieste di utilizzo di sale o occupazione temporanea di spazi pubblici siano concesse previa sottoscrizione di una dichiarazione di rispetto della Costituzione Italiana, con particolare riferimento alla XII disposizione transitoria e finale”. Nello specifico, si legge: “non potranno in alcun modo essere rilasciate concessioni di occupazione di suolo pubblico o utilizzo di spazi di proprietà comunale alle organizzazioni ed associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia, o che esibiscano e pratichino forme di discriminazione non rispettando l’articolo 3 della Costituzione”. «La Costituzione garantisce libertà di espressione e di parola a tutti coloro che si muovono e si riconoscono dentro i limiti e i valori scritti nella Carta costituzionale- conclude Rubini- la Costituzione non è un romanzo, è un testo giuridico e come tale va rispettato. Chi fa proseliti o si muove fuori dai contorni scritti nella Costituzione lo fa nell’ illegalità e a costoro non può essere garantito diritto di parola e espressione».
 

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