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Politica

Apre la sede di CasaPound e la politica anconetana si divide 

L’apertura della sede di CasaPound divide la politica anconetana, noi abbiamo raccolto le opinioni dei consiglieri comunali dei vari gruppi

Carlo Ciccioli (FdI)

«L’apertura della sede non è un problema purché ci si attenga a comportamenti corretti e idonei, ma questo vale per CasaPound come ad esempio per i centri sociali. Chiaro che eventuali comportamenti scorretti e violazioni delle leggi saranno censurati e valutati secondo la normativa vigente, ma non trovo sia una cosa disdicevole o grave. Eventualmente CasaPound ringrazia per la pubblicità che sta ricevendo». L’apertura della sede di via Jesi rischia di fomentare un clima di intolleranza che è palpabile a livello nazionale? «Io mi auguro di no, questo però dipende dal buonsenso di CasaPound e degli antagonisti. La nostra linea è e resta sempre la stesa: si può presentare un libro, si può fare una lista e si può aprire una sede, ma questo vale anche, ad esempio, per Potere al Popolo che è nata su ceneri di Rifondazione Comunista. Non vedo scandali anzi, se fosse qualcuno che decide chi può fare manifestazioni e chi no sarebbe, quella si, una violazione della legge». 

carlociccioli

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