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Scuola e attività sportiva giovanile, Mangialardi: «Si rischia la confusione più totale»

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi

ANCONA – «Purtroppo mi sembra che la giunta regionale si dimostri ancora una volta ostaggio dell’incertezza e della paura di scontentare i movimenti No Vax e le piazze ostili al green pass. Ciò rischia di diventare un problema significativo in vista del nuovo anno scolastico e della ripresa dell’attività sportiva giovanile. L’utilizzo dei tamponi salivari può rappresentare una scelta utile per monitorare l’andamento dei contagi, ma la vaccinazione resta a oggi la via maestra da perseguire, soprattutto se vogliamo salvaguardare la salute e la sicurezza dell’intera popolazione scolastica e garantire la continuità della didattica in classe». A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

«Rispetto a ciò – sottolinea Mangialardi - non leggo nelle interviste rilasciate dagli assessori Filippo Saltamartini e Giorgia Latini la determinazione necessaria, anzi, colpisce che, a pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, i due esponenti della giunta Acquaroli persistano nella solita strategia dell’effetto-annuncio, senza mai entrare nel merito di come intendano organizzare i servizi. Per esempio, la stessa esecuzione dei tamponi salivari, da chi sarà praticata? E dove? Direttamente a scuola e nelle sedi della società sportive o in farmacia? E chi curerà l’inserimento dei dati nel sistema che permette il rilascio del green pass? Chi svolgerà i controlli? Domande a cui la Regione Marche non ha ancora risposto, mentre si fa sempre più concreto il rischio di arrivare a metà settembre nella totale confusione. Di certo, al momento, c’è solo che la giunta regionale, pur di contrastare l’operato serio e lineare del governo nazionale e la campagna vaccinale, sembra ricorrere a meccanismi ben più farraginosi, complicati e meno sicuri del green pass».

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