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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Sanità, mozione di Rinasci Marche: «Bisogni crescenti, rimodulare il servizio»

Mozione del capogruppo di Rinasci Marche Luca Santarelli, dove si chiede alla Giunta regionale «un impegno concreto in direzione del rafforzamento della sanità marchigiana per far fronte ai crescenti bisogni della popolazione»

ANCONA - Mozione del capogruppo di Rinasci Marche Luca Santarelli, dove si chiede alla Giunta regionale «un impegno concreto in direzione del rafforzamento della sanità marchigiana per far fronte ai crescenti bisogni della popolazione». 

Promuovere, in tempi brevi, una rimodulazione del servizio sanitario regionale, con l’intento di rafforzarlo per far fronte ai crescenti bisogni della popolazione marchigiana. E’ quanto viene chiesto alla Giunta regionale. «Gli scenari post pandemici – spiega il consigliere regionale - hanno messo a nudo le fragilità dell’intero sistema sanitario nazionale. E la politica dei tagli al personale in sanità in nome di una nuova organizzazione più efficace ed efficiente, non ha portato ai risultati tanto attesi”. Santarelli evidenzia come spesso i cittadini debbano recarsi privatamente per soddisfare i loro bisogni di cura, mentre “quelli più fragili economicamente, sono costretti a rivolgersi ai nostri pronto soccorso già affollati».

Rimarcando come come “salute e lavoro” siano diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, il capogruppo Rinasci Marche evidenzia, inoltre, l’aumento degli accessi ai pronto soccorso ospedalieri della nostra regione. «Un chiaro indicatore – dice - di un’insufficiente risposta ai bisogni di cura del cittadino”. Secondo Santarelli gli attuali servizi di prevenzione cura e riabilitazione o di continuità assistenziale dall’ospedale/territorio “sono insufficienti a coprire le richieste di presa in carico del cittadino bisognoso di assistenza. I servizi Cup non riescono a dare una risposta in tempi brevi a chi deve programmare o addirittura effettuare con sollecitudine visite o esami specialistici. Inoltre, visti tetti di spesa “che ancora rimangono vincolanti per le assunzioni, gran parte degli ospedali delle Marche si avvalgono dell’assistenza di professionisti precari, dal futuro incerto. Lo scenario è ancora più buio a causa della crisi economica dovuta al conflitto Russia-Ucraina “che sta producendo – conclude  - maggiori bisogni del sistema sanitario pubblico italiano, soprattutto per le fasce di popolazione meno abbienti a causa dell’impoverimento di queste ultime».

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