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Scintille tra Saltamartini e il Pd, botta e risposta al veleno sul tema della sanità

La scintilla è scoppiata quando, ad inizio seduta, l'assessore leghista ha risposto alle interrogazioni in tema di sanità dei dem chiedendo il rinvio di tre atti ispettivi

Botta e risposta al veleno in consiglio regionale tra l'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, e i consiglieri del gruppo Pd. La scintilla è scoppiata quando, ad inizio seduta, l'assessore leghista ha risposto alle interrogazioni in tema di sanità dei dem chiedendo il rinvio di tre atti ispettivi. La prima sul nuovo ospedale Marche Nord.

«La giunta non è in grado di rispondere- dice Saltamartini- perché ci sono dei procedimenti in corso e quindi ai sensi dell'articolo 134 quarto comma richiedo il rinvio». Stesso copione al momento di rispondere a quella di Fabrizio Cesetti sulla 'grave carenza e ritardi nuove nomine di medici di famiglia nel distretto fermano' e a quella sulla 'carenza dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta'. «Anche per queste due interrogazioni devo chiedere il rinvio- aggiunge Saltamartini-. Non perché le informazioni che abbiamo non sono esaustive ma perché ci sono dei provvedimenti che stanno per essere portati a conclusione all'esito dei quali la risposta all'interrogazione può essere sattisfattiva o non sattisfattiva».

A stretto giro di posta la replica dei dem. «Non mi aspettavo questa risposta all'interrogazione su Marche Nord perché l'interrogazione risale allo scorso giugno- dice Andrea Biancani-. A un anno dal voto credo sia molto grave che ancora non si abbiano le idee chiare». Maurizio Mangialardi si è detto «imbarazzato da quanto successo» perché, a suo dire, «Saltamartini sta mettendo in campo un percorso di disprezzo totale delle istituzioni»; per Romano Carancini «fa riflettere la mancanza di contenuti nella risposta dell'assessore»; Fabrizio Cesetti, riferendosi anche al fatto che l'assessore Saltamartini è uscito dall'Aula durante le repliche, ha parlato di «atteggiamento inqualificabile»; Anna Casini ha invitato l'assessore «a fare la maggioranza invece di dare consigli all'opposizione», mentre Antonio Mastrovincenzo a nome anche degli altri dem ha chiesto al presidente dell'Assemblea legislativa, Dino Latini, di «intervenire dinanzi a fatti così gravi perché negli ultimi due consigli regionali la giunta non ha risposto a sei interrogazioni». Saltamartini si è poi difeso dalle critiche. «In ogni consiglio ed in piena pandemia ci sono decine di interrogazioni sul sistema sanitario- conclude Saltamartini-. Talune affermazioni sono quindi assolutamente strumentali perché non si utilizza il sindacato ispettivo per conoscere ma per controllare. L'amministrazione ha il dovere di rispondere in modo confacente ai fatti di cui viene a conoscenza e non può rispondere sul sentito dire. In piena pandemia questa Assemblea è occupata, ore ed ore, a rispondere sullo stato e sull'andamento della sanità che principalmente deriva dai 25 anni precedenti».

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