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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Riorganizzazione Comune: obiettivo semplificazioni e riduzione della spesa

Nella nuova struttura organizzativa si riducono aree, settori e dirigenti. Ecco le strategie messe in campo dall'Amministrazione con l'intento di rafforzare il sistema di Welfare e realizzare grandi opere per la città

Il Comune di Ancona ha una nuova struttura organizzativa. Ad annunciarlo il direttore generale, Giancarlo Gasparini. "La riorganizzazione di questa struttura tiene conto dell'attuazione del programma di governo del sindaco. Nel disegno organizzativo sono state pensate delle strategie come il rafforzamento del Sistema di Welfare, realizzazione di grande opere a servizio della città, potenziamento delle manutenzioni, sviluppo dello sportello unico integrato, sviluppo della comunicazione istituzionale, miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini e potenziamento della ricerca di fondi extra-bilancio" riferisce Gasparini.

Il precedente modello organizzativo, secondo l'Amministrazione, presentava alcune criticità. Innanzitutto non c'era rispondenza della struttura agli obiettivi contenuti nel programma di mandato del sindaco Mancinelli, inoltre era eccessiva la parcellizzazione e il frazionamento delle competenze e delle funzioni tra i settori, in modo non funzionale ad una gestione per progetti.
Altre criticità, secondo la Giunta, il numero eccessivo di settori rispetto ai dirigenti presenti e l'eccessiva disomogeneità tra le aree e i settori per dimensioni determinate dalla consistenza di risorse umane, complessità organizzativa e responsabilità gestionali.

Diversi sarebbero invece, secondo l'Amministrazione, i punti di forza del nuovo modello, a cominciare dalla riduzione della spesa del personale dirigenziale e l'unificazione in una sola area, della gestione delle risorse per finalizzarne l'utilizzo agli obiettivi dell'Amministrazione.

C'è poi da considerare la semplificazione, razionalizzazione e ottimizzazione delle strutture, che si intende raggiungere mediante la riduzione del numero di Aree e Settori per accorpamento e omogeneizzazione di attività. Il nuovo modello organizzativo, secondo il Comune, rispetta il principio di razionalità funzionale ed operativa nella definizione delle linee di attività delle aree e strutture direzionali. In questo modo saranno semplificati processi e procedimenti, promettono a Palazzo del Popolo, nonché garantita economicità, efficienza, efficacia, tempestività ed eticità all'azione amministrativa e all'erogazione dei servizi ai cittadini.

Sono stati anche introdotti strumenti organizzativi che dovrebbero favorire la flessibilità e facilitare la mobilità interna e l'interazione tra le strutture, con procedimenti che investono trasversalmente Aree e Direzioni. L'intento è quello di eliminare il rischio di autoreferenzialità e stimolare il lavoro di squadra. Infine, l'introduzione di un modello organizzativo "per progetti" intende razionalizzare la distribuzione delle competenze all'interno delle direzioni.

Nel nuovo organigramma, le aree passano da 4 a 3 ovvero, area risorse (programmazione, gestione, controllo e qualità), area della città e del territorio (sviluppo e tutela) e area welfare e dei servizi ai cittadini (politiche sociali e servizi). Da 22 settori si passa a 13 e i dirigenti da 14 scendono a 13.

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