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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Riforma concessioni balneari, FdI: «E’ un esproprio»

Il commento di Carlo Ciccioli e Marco Ausili (Fratelli d'Italia) sulle misure approvate dal Governo: «Non hanno senso»

«Il Governo Draghi vuole mettere in atto un vero e proprio esproprio ai danni di 30mila imprese balneari italiane che avrà durissime conseguenze economiche e sociali anche nelle Marche. I nostri parlamentari daranno battaglia in parlamento mantenendo la barra dritta anche su questa delicata situazione con coerenza e a favore di tante imprese familiari marchigiane». 

Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, e del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Ausili, a seguito dell’emendamento al Dl Concorrenza – approvato all’unanimità in Consiglio dei Ministri – in merito alle proroghe delle concessioni balneari. «Si tratta di uno stop fino a fine 2023 e conseguenza il via libera a gare dal primo gennaio del 2024. Ci sono nazioni come Portogallo, Spagna e Croazia che hanno rinnovato le concessioni per qualche decennio senza che l'Unione europea intervenisse. Dove è la condizione di parità con gli altri Stati, se noi siamo costretti a fare le aste? Allora il Governo non l'ha voluto fare per una scelta politica e noi la contestiamo. Stiamo ammazzando un altro pezzo di economia per favorire le grandi concentrazioni economiche, come ha ribadito Giorgia Meloni. Nelle Marche sono ben oltre 550 le imprese balneari attive che danno lavoro a più di 2.800 addetti. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di piccole e medie imprese a conduzione familiare che, ora, rischiano di perdere tutto non riuscendo fronteggiare gli appetiti delle multinazionali straniere. Le nostre belle coste, infatti, sono molto appetibili e l’ingresso di multinazionali potrebbe comportare un forte aumento della disoccupazione locale e, nel contempo, a un abbassamento della qualità dei servizi offerti. Siamo interdetti e rammaricati verso chi, fino a ieri pomeriggio, si è sempre fieramente sostenuto contrario alla direttiva Bolkestein, ma poi alla prova dei fatti ha approvato l’emendamento. Anche in questo caso – concludono – ci siamo mostrati, per l’appunto con i fatti, l’unica forza politica coerente che proverà, in tutti i modi, a modificare questo emendamento come migliaia di marchigiani e italiani si aspettano».
 

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