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Tari, quanto mi costi? Tariffe ritoccate al rialzo ma non per tutti

Lievi rincari tra 80 cent e 3 euro per le famiglie con il nuovo calcolo della tassa sui rifiuti. Aziende: pagheranno meno solo artigiani, industrie, alimentari e circoli

Con voto di maggioranza, contrarie le opposizioni, passano le nuove tariffe della tassa rifiuti per il 2017. Con lievi rincari per famiglie e imprese (ma non tutte) stimabili per la maggior parte in centisimi di euro. In totale il servizio costerà al Comune quasi 5 milioni e 892mila euro. Cifra che deve essere coperta interamente dal gettito: il 60% arriverà da utenze domestiche, il resto dalle imprese. Marche Multiservizi non ha tenuto conto dell'aumento Istat (0,4%) e ha confermato i costi dello scorso anno. Tuttavia la popolazione è scesa e questo comporta lievi aumenti un po' per tutti. Qualche esempio. Un single che vive in un appartamento di 40 metri quadrati e che lo scorso anno pagava 147,56 euro l'anno si troverà a pagare "appena" 93 centesimi in più. Una famiglia di 4 persone in un appartamento di 83 mq paghera 2,10 euro in più (da 386,74 a 388,84) mentre sei persone che vivono in 100 mq dovranno al Comune 512,21 euro anziché 509,08 (+ 3,13 euro). E le aziende? Un ristorante di 150 mq pagherà 2,26 euro in più mentre i supermercati pagheranno qualcosa in meno (- 17 euro per chi ha una superficie di vendita di 1000 mq). Riduzioni anche per ortofrutta, pescherie, negozi di fiori, pizza al taglio, circoli, alimentari. 

RACCOLTA DIFFERENZIATA. Ben lungi dall'essere a quota 65% (e per questo Falconara ha pagato un sovrapprezzo che per il 2016 è stato di circa 27mila euro) nel 2016 si è arrivati al 54,49%: -1,68% rispetto al 56,17% dell'anno precedente. Il che da tempo terreno di scontro tra Pd e maggioranza. «Negatività annuale - sbotta il capogruppo dem, Franco Federici - il documento che Marche Multiservizi non è né chiaro, né leggibile per la cittadinanza. Il dato sul sovrapprezzo per il mancato raggiungimento degli obiettivi non quadra rispetto alle commissioni passate dove si parlava di ben altre cifre. Con la differenziata di prossimità non si arriverà mai al 65% ma al cittadino non arriva niente. Il rapporto è da rivedere». La replica della maggioranza è affidata a Giacanella. «Il costo del servizio è nel contratto stipulato dalla giunta Recanatini, di centrosinistra. Il sovrapprezzo di 30mila euro rispetto a una spesa di quasi 6 milioni sono briciole. Ed è comunque una spesa accettabile rispetto agli investimenti corposi che necessiterebbe il porta a porta, portando più spese ai cittadini e che il Comune non può fare perché il centrosinistra lo ha indebitato».

LEGNA SPIAGGIATA. Ma come è stato possibile arretrare rispetto alla percentuale di differenziata? A spiegare il fenomeno, ci pensa l'assessore all'Ambiente Matteo Astolfi. «Lo scorso anno abbiamo avuto numerose mareggiate che hanno portato legna in spiaggia – dice – ma mentre in passato veniva presa e considerata nella percentuale di differenziata, dopo l'estate ci siamo trovati di fronte a un fenomeno nuovo. Sul litorale, come avvenuto anche a Senigallia e a Marina di Montemarciano, si sono spiaggiati granuli di legna che, mischiandosi con la sabbia, hanno imposto interventi costosi e obbligato al conferimento in discarica. Nel litorale sud ci ha aiutato l'intervento degli operatori balneari perché grazie a loro lavoro il costo dello smaltimento è stato più basso, 30mila euro, rispetto ai 70mila in preventivo per Rocca e Villanova (70mila euro). Il problema è a carattere provinciale se non regionale. Abbiamo chiesto formalmente a Provincia e Regione il perché di questa situazione ma la probabilità più alta è che chi ha fatto manutenzione dei fiumi e dei fossi ha poi lasciato sfalci e residui sugli alvei, portati via alla prima piena. Ora, se fiumi e fossi sono di tutti ed è per questo che se ne occupa la Provincia perché ciò che sfocia e si spiaggia è interamente a carico dei Comuni costieri?».

COSAP. Sul fronte tasse, novità anche per quanto riguarda l'occupazione del suolo pubblico. Il consiglio ha approvato una modifica al regolamento che prevede il rilascio dell'autorizzazione, tipo per l'allestimento di un dehor, solo se il richiedente è in regola con il pagamento degli anni precedenti.

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