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Politica

Falconara, il lavoro fatto e le criticità da affrontare: il 2015 del consigliere Borini

Il gruppo consiliare Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune presenta l'attività del suo consigliere Riccardo Borini per il 2015

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Rendiamo pubblici i dati più significativi del lavoro 2015 del nostro consigliere Riccardo Borini sostenuto dal lavoro di gruppo fatto dagli attivisti delle nostre liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune. Riteniamo molto importante pubblicare questi dati come segno di trasparenza e di responsabilità nei confronti di ci ha dato fiducia e nei confronti dell’intera città.

Gli indicatori più significativi de nostro lavoro in consiglio comunale sono i seguenti:

  • 34 accessi agli atti e richieste varie
  • 13 interrogazioni
  • 3 mozioni
  • 1 ordine del giorno

48 presenze alle riunioni istituzionale su 58 convocate con una percentuale dell’83% di copertura.

  • 42 comunicati stampa e pubblicazioni sul sito www.cittadiniincomune.net
  • 11 incontri mensili con gli attivisti delle liste civiche FBC e CIC

Tipologia Riunione

Numero Convocazioni

Presenze

Riccardo Borini

% Copertura

Consiglio Comunale

13

12

92,31

Conferenza Capogruppo

10

9

90,00

Commissione 1° Affari Generali E Bilancio

10

8

80,00

Commissione 2° Lavori Pubblici

7

5

71,43

Commissione 3° Cultura, Sport E Politiche Giovanili

0

0

0,00

Commissione 4° Ambiente

10

9

90,00

Commissione 5° Sicurezza

1

0

0,00

Commissione 6° Servizi Sociali

4

3

75,00

Commissione Speciale Statuto Comunale

2

2

100,00

Commissione Qualità Mensa Scolastica

1

0

0,00

TOTALE

58

48

82,76

Presentiamo ora alcune criticità che evidenziano le lacune e le inadempienze di questa amministrazione. Argomenti importantissimi su cui non abbasseremo la guardia nel 2016.

MANCANZA TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE NELLA COSTRUZIONE DEL BILANCIO 2015

Quello del 2015 è stato un bilancio difficile e come tale andava costruito con estrema ponderatezza, lucidità, visione strategica e curando la massima trasparenza e partecipazione. Non possiamo non lamentare l’insufficiente trasparenza e l’assoluta mancanza di partecipazione che questo importante atto subisce nel suo iter. Siamo distanti anni luce da una qualsiasi sperimentazione del Bilancio partecipato con l’effettiva partecipazione di tutte le forze politiche e della cittadinanza. Il Bilancio è un documento di circa 300 pagine è ci è stato consegnato cinque giorni prima della sua approvazione. Perché non si è fatto un documento sintetico comprensibile ai cittadini da illustrare in un’assemblea pubblica spiegando le minori entrate, i tagli dei trasferimenti statali e regionali e soprattutto le scelte politiche di quest’amministrazione, che avranno una ricaduta sulla vita dei nostri cittadini? Non mi sembrava una cosa impossibile da fare! E’ troppo facile creare alibi e giustificazioni scaricando la colpa sui debiti precedenti o sui tagli dei trasferimenti, la politica è chiamata a compiere scelte difficili specie quando gli spazi di manovra si riducono e ad assumersi la responsabilità che queste scelte comportano.

PIANO DELLA TRASPARENZA E DELL’ANTICORRUZIONE:

L’amministrazione comunale ha organizzato la giornata della trasparenza venerdì 30 ottobre ore 10-13, al Centro Pergoli. La modalità in cui è stata promossa una vera e propria contraddizione in termini. Hanno partecipato solo otto cittadini. Anche il Sindaco era assente. Avevo chiesto all’ultima conferenza dei capigruppo del 23.09.2015 di organizzare la giornata della trasparenza dentro un consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza in orario e luogo idonei per favorire la partecipazione, per rendere maggiormente consapevoli i consiglieri comunali e i cittadini di questa importante normativa che dovrebbe favorire la trasparenza amministrativa e la partecipazione dei cittadini. Costruire partecipazione e trasparenza non significa solo aspettare la partecipazione dei cittadini, ma promuoverla e renderla possibile in tutti i modi. Far crescere la consapevolezza aumenta il senso di responsabilità dei cittadini, ma questo, si sa, non è una priorità per quest’amministrazione. 

SERVIZI SOCIALI

Molti servizi sociali non hanno un regolamento e una carta servizi aggiornata come prevede la normativa nazionale e regionale.

SERVIZI PER I DISABILI: GESTIONE DEL CENTRO DIURNO (CSER) E DELLA STRUTTURA RESIDENZIALE (COSER)

Ci sono stati ritardi nel pagamento degli stipendi degli operatori della cooperativa che gestisce i servizi. Ci saranno probabili tagli al personale relativi alla trasformazione dei servizi come previsti dalla nuova normativa regionale, ma a tutt’oggi nessuno sa come se ne verrà fuori.

SERVIZI PER I MINORI

Per quanto riguarda i costi per i minori in comunità educativa abbiamo dovuto mettere a Bilancio 2014 oltre 700.000 euro, una cifra molto alta se raffrontata con altri comuni della provincia. Dalla risposta ad una mia precisa interrogazione si evince che poco si è investito in prevenzione e poco si è fatto per promuovere l’affido e l’appoggio familiare. Alla luce di questi dati perché il taglio deve colpire anche servizi e le attività di prevenzione che potrebbero far diminuire le spese per le comunità educative? Contributi alle famiglie nel 2014 ne hanno beneficiato solo ¼ degli aventi diritto per mancanza di risorse sufficienti. Perché il taglio deve colpire al 100% il fondo di solidarietà che nel 2014 era solo di 30.000 euro?

A fine 2014 è stata inaugurata la residenza protetta Visentini con 60 PL ma occorre ribadire che solo 20 PL sono convenzionati con una retta giornaliera di 33 euro. Gli utenti che sono collocati negli altri 40 PL pagato 66 euro al giorno con una retta che supera i 2000 euro mensili, che in tempi di crisi, molte famiglie non si possono permettere.

Il centro diurno per anziani non autosufficienti ha una retta giornaliera di 35 euro il giorno (retta mensile di oltre 1000 euro) contro gli 8 euro al giorno della stessa struttura operante nel comune di Ancona. Cosa si sta facendo nel 2015 per far compartecipare la sanità alla spesa di queste strutture socio sanitarie attraverso apposite convenzioni? Questo porterebbe un notevole risparmio poiché il comune per integrazione delle rette mette a bilancio una cifra che si avvicina ai 150.000 euro l’anno.

Il progetto sollievo per la salute mentale (Ambito territoriale sociale 12 capofila comune di Falconara) nel 2014 è stato finanziato con 10.000 euro in meno che hanno fatto perdere altri 10.000 euro del finanziamento regionale. Con conseguente perdita di un totale di 20.000 euro a beneficio di cittadini con problemi di salute mentale e loro famiglie.

Il taglio delle risorse sanitarie ha portato a pesanti tagli al distretto sanitario di Falconara che ha ridotto i servizi e il personale sanitario. Un esempio fra tutti l’UMEE e UMEA è composto di una sola assistente sociale, uno psicologo e una logopedista (part time) che devono lavorare sui 7 comuni che insistono sul nostro distretto per tutti i casi di disabilità (minori e adulti). Che cosa hanno fatto il sindaco e l’assessore ai servizi sociali su questo fronte oltre a registrare l’accaduto? E’ strategico compiere un’azione di vigilanza politica sui servizi sanitari che, se tagliati o pesantemente smantellati, hanno pesanti ricadute sui servizi alle persone non autosufficienti e sui servizi sociali comunali.

FONDI EUROPEI

Più volte si parla negli obiettivi 2014-16 e nel piano delle performance di maggiore utilizzo di fondi europei. Non mi risulta che nel 2015 si sia partecipato a nessun bando europeo o sia in procinto di farlo. In una situazione di bilancio così difficoltosa per mancanze di risorse questa negligenza è davvero assurda.

GESTIONE DEL PERSONALE, PERFORMANCE E ORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA COMUNALE

Il Comune di Falconara ha emanato al riguardo il REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA’ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE E DISCIPLINA DEL SISTEMA PREMIANTE con delibere G.C. n. 323 del 28/12/2010 e G.C. n. 184 del 27/09/2011. NEL REGOLAMENTO VIENE STABILITO INOLTRE: Art. 11 - Rendicontazione dei risultati 1. La rendicontazione dei risultati avviene, annualmente, attraverso la “Redazione sulla Performance”, finalizzata alla presentazione dei risultati conseguiti agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici dell’amministrazione, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti ed ai destinatari dei servizi, anche in adempimento di quanto previsto dalla legislazione vigente. La relazione sulla performance dei dirigenti e del personale non è mai stata presentata in consiglio comunale.

Non possiamo inoltre dimenticare i contezioso tra l’amministrazione e diverse decine di dipendenti per illegittima erogazione dei compensi accessori al personale e la relativa richiesta di restituzione.

SVERSAMENTI IN MARE

Per il problema urgentissimo degli sversamenti in mare siamo alle solite. Il consiglio comunale e le commissioni (che sono aperte alla partecipazione dei cittadini come prevede l’apposita normativa) sono svuotate del loro ruolo e significato di partecipazione democratica al governo della città.

Da giugno 2013 ad oggi non è mai stata convocata una commissione consiliare su questa importante questione.

Il consiglio comunale straordinario del 31.08.2015 sul tema degli sversamenti in mare, convocato dopo molte pressioni dei cittadini e dopo moltissime foto sui social network, è stata una passerella di interventi e non ha prodotto nessun atto politico (la mozione proposta da FBC e CIC non è stata fatta votare perché non c’è stato il parere favorevole di tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione).

Il 25.09.2015 Il sindaco partecipa ad una riunione di Multiservizi con la presenza dei sindaci di Ancona e Montemarciano e prende come “oro colato” quello che decide MULTISERVIZI: Nuovo studio di fattibilità per un importo di € 100.000 entro aprile 2016. Primi lavori entro il 2017.

Una domanda che, a tutt’oggi, resta senza risposta:

L’estate 2015 è stata senza (o quasi) precipitazioni ma il Sindaco ha dovuto emanare bel 10 ordinanze di divieto di balneazione per versamenti in mare, per un totale di circa 40 giorni che sono più del 30% dell’intera stagione balneare. Danno enorme alla salute, all’ambiente e alle attività degli operatori. Come mai nessuno spiega chiaramente cosa è successo questa estate all’impianto fognario di Falconara?

Di fronte a tutto ciò il sindaco nel Consiglio Comunale del 5.10.2015 fa approvare una mozione consigliare (votata solo dalla maggioranza) per avvallare ciò che ha già deciso nelle riunioni a “porte chiuse” (con alte cariche del PD!) e nelle riunioni in cui obbedisce silente alle proposte di Multiservizi che già dalle prime battute sulla stampa, nel luglio scorso, aveva già fatto sentire la sua “musica”: primi lavori entro il 2017.

SICUREZZA URBANA

I dati sulla sicurezza urbana sono sotto gli occhi di tutti, (furti, spaccio di sostanze stupefacenti, truffe, usura, sfruttamento sessuale, risse, sicurezza stradale, ecc.). Siamo veramente stanchi di proclami e comunicati che tentano, invano, di rassicurare i cittadini. Il personale della polizia municipale si lamenta per la scarsa e inadeguata dotazione di mezzi (auto) e strumenti. Nessuna sperimentazione del vigile e dell’operatore sociale di quartiere. Nessun tentativo per la costruzione di una sicurezza urbana partecipata con il coinvolgimento dei cittadini.

Dove sono le promesse di scurezza urbana gridate ai quattro venti in campagna elettorale?

PROTEZIONE CIVILE

Vista come è stata gestita l’emergenza ambientale per l’incendio della ditta Casali del 17.07.2015, vediamo molte lacune e non ci sentiamo tutelati in una città in cui sono presenti diverse ditte che possono generare problematiche ambientali (anche in occasioni di eventuali incidenti). Ci chiediamo ma il piano di protezione civile attuale a quale anno risale? E’ ancora adeguato alla nostra città? Chi informa i cittadini per sapere cosa devono fare in occasioni di eventuali emergenze? Le scuole e le strutture residenziali socio sanitarie sanno cosa devono fare in caso di emergenza ambientale?

RIFIUTI

Mentre i comuni ricicloni sono premiati in Regione, FALCONARA E’ AL 42° su 47 comuni della Provincia di Ancona. Nel gruppo degli ultimi Falconara è l’unico comune sopra i 5000 abitanti !!!!

Nel 2014 il comune di Falconara ha differenziato i rifiuti per il 52.72% quando la normativa impone dal 2010 il raggiungimento del 65%, pena il pagamento dell’addizionale nazionale del 20% al tributo nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata.

Forniamo le cifre di quanto il Comune di Falconara (cioè I CITTADINI) ha pagato in più per il conferimento in discarica dei rifiuti NON DIFFERENZIATI in base alla disposizione che MENO DIFFERENZI PIU' PAGHI!

Stime di costi aggiuntivi per Falconara pubblicate da FBC E CIC e da me ribadite più volte in Consiglio Comunale e MAI SMENTITE DALLA GIUNTA: 2011 circa +160.000 €. 2012 circa +145.000 €. 2013 circa +150.000 €. 2014 circa +100.000 €. Denaro sufficiente ad estendere il sistema porta a porta a tutta la città! I Comuni di Montemarciano e Monte San Vito da quando nel 2011 hanno abbandonato Marche Multiservizi e hanno imposto ad un nuovo gestore del servizio il sistema del porta a porta, hanno smesso di pagare le penali che il Comune di Falconara continua a pagare e che siamo poi noi cittadini a continuare a pagare!

ECCO I FANALINI DI CODA DELLA PROVINCIA - DATI 2014

POSIZIONE A LIVELLO PROVINCIALE

Comuni

% raccolta differenziata

42

Falconara

52,72

43

Staffolo

50,77

44

Poggio San Marcello

49,39

45

Serra San Quirico

46,37

46

San Paolo di Jesi

39,34

47

Sirolo

31,09

EX SCUOLA LORENZINI VILLANOVA: quando l’Assessore Astolfi e il Sindaco Brandoni (con il complice silenzio/assenso degli Assessori Signorini e Rossi) hanno deciso l’eutanasia del Polo Culturale calunniando di morosità le Associazioni e adducendo lo stato degradato della struttura, sembrava che avessero per le mani un accordo con la BLU Pubblica Assistenza per una convenzione che prevedesse il trasferimento dell’Associazione nelle ex Lorenzini e la riqualificazione edilizia dell’edificio a carico della BLU. Oggi quella ipotesi è tramontata poiché sembra che l’Amministrazione comunale non abbia inteso compartecipare neanche con 1 € alla riqualificazione dell’edificio che dopotutto ospita già una sua attività (Centro del riuso) e, comunque, rimarrà di sua proprietà. Pertanto, oggi, dopo aver “bruciato” due situazioni di intervento immediato, all’Assessore Astolfi e alla Giunta non rimane di meglio che tentare la sorte partecipando ad un Bando ministeriale dedicato alle aree degradate in tutta Italia per le quali potrebbero essere destinati finanziamenti per la riqualificazione. Nel caso delle ex Lorenzini, la Giunta avrebbe progettato un Polo per Servizi Socio Culturali. Si dirà: ma che bella idea! Intanto il finanziamento ministeriale è subordinato alla “vittoria” in una gara che, in Italia, vedrà centinaia di situazioni come quella di Villanova contendersi i limitati finanziamenti; in secondo luogo il finanziamento ministeriale sarà subordinato alla compartecipazione del Comune che ammonterà complessivamente a 408.000 € in 3 anni. Quest’ultimo aspetto ci induce la seguente riflessione: la BLU Pubblica Assistenza aveva programmato l’accensione di un mutuo di circa 180.000 € per la riqualificazione della ex Lorenzini e aveva chiesto una compartecipazione del Comune che era valutabile in circa 60.000 €. Una prospettiva concreta e fattibile economicamente per il Comune. Perché è stato mandato tutto a monte e si è optato per l’incognita del bando ministeriale?

ALCUNI ESEMPI DI SPESE ASSURDE PREVISTE PER IL 2015

Su una mancata entrata di 1.500.000 di euro per il 2015 non si capisce con quale motivazione e con quale priorità si continua a spendere:

  • circa 150.000 euro lordi all’anno per lo staff del sindaco (4 dipendenti di cui uno a TI e 3 a TD) (è come se un sindaco di una città di 100.000 abitanti avesse uno staff di 16 persone)
  • oltre 155.000 euro per l’acquisizione dello spazio e per la sistemazione della piazzetta di Falconara Alta – anno 2016 (quando si rimandano lavori urgenti nelle scuole!!!).
  • circa 35.000 euro all’anno per l’affitto degli uffici anagrafe di via Roma e non si trovano soluzioni alterative in locali sfitti di proprietà comunale
  • circa 45.000 euro la spesa per gli eventi natalizi 2015. Si poteva programmare senz’altro qualcosa contenendo le spese e favorendo iniziative culturali e sociali.

UN ESEMPIO DI TAGLIO ASSURDO

  • Non siamo assolutamente d’accordo sui tagli lineari, ma si potevano scegliere delle priorità ed assumersi la responsabilità di tali scelte: per esempio troviamo assolutamente non condivisibile togliere la fascia di esenzione totale di mense scolastiche ed asilo nido. Perché per recuperare una somma di 25.000 euro nel 2015 e 70.000 euro nel 2016 non si sono toccate altri voci di spesa?

SE OSSERVIAMO ALCUNI OBIETTIVI PREVISTI PER IL TRIENNIO 2014-2016

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INDUSTRIALI (obiettivo 2014-16)

TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA (obiettivo 2014-16)

Da un’assemblea pubblica (19.06.2015) organizzata dal comitato Malaria Falconara/Castelferretti, abbiamo appreso che i dati prodotti, negli ultimi quattro anni, dalle 3 centraline di rilevazione qualità dell’aria presenti nel territorio Falconarese, sono stati molto incostanti e scarsi. Il fatto è gravissimo, tanto più in considerazione dei dati epidemiologici certi disponibili dal 2011 (prodotti da Istituto Superiore di Sanita con lo Studio SENTIERI, Istituto Nazionale Tumori e da ulteriori relazioni epidemiologiche redatte dall’ARPAM) di cui è stato portato a conoscenza anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Perché il Sindaco e la sua maggioranza continuano a non far conoscere alla popolazione i dati disponibili?

In questo passaggio del documento “obiettivo 2014-2016” troviamo citato il problema dei piccioni, il rischio amianto e nulla di più. Nella riunione tecnica del 26.02.2015, svoltasi con ASUR, ARPAM e ARS, inoltre il Sindaco si era impegnato a richiedere loro ufficialmente i dati più recenti relativi a cause di ricoveri e di morte della popolazione residente nel Comune di Falconara. Il gruppo di lavoro ha poi elaborato sulla carta il Piano di sorveglianza sanitaria che dovrà essere attivato nel 2016, ma il coinvolgimento di altri 9 comuni e la lentezza della Regione su questo tema, rallenteranno ulteriormente un percorso già avviato in estremo ritardo!!!  I dati richiesti ad aprile 2015 alla Regione riguardano, infatti, tutti i Comuni dell’AERCA. Perché il Sindaco continua a non chiedere in maniera formale i dati disaggregati relativi allo stato di Salute della popolazione di Falconara? Sulla salute non si può più aspettare o rimandare ancora. Il Sindaco è stato impegnato a informare il consiglio comunale e la cittadinanza (vedi mozione sulla salute approvata all’unanimità dal consiglio comunale del 6.03.2015), ma questo impegno è palese non rientri tra le sue priorità, nonostante il nostro impegno nel fornire in Commissione e Consiglio Comunale documenti e conclusioni epidemiologiche pubbliche svolte da soggetti istituzionali (ISS, INT e ARPAM) e pubblicate anche da riviste scientifiche internazionali.

Falconara 2.01.2016 - Staff Liste Civiche FBC e CIC

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