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Niente notte per il consiglio regionale, le opposizioni lasciano l’aula

Dalla minaccia di seduta fiume all’abbandono dell’aula, la maratona notturna si farà sul divano di casa. La maggioranza approva la variazione di bilancio da 242 milioni di euro

La variazione di bilancio da maratona notturna che si era prospettata chiude attorno alle 17. Nemmeno due ore di discussione per i contestatissimi 242 milioni di euro di variazione di bilancio con Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia a lasciare anzitempo la seduta per protesta contro la decisione della giunta di andare avanti sul punto fatto inserire in mattinata all’ordine del giorno. Non tutte le opposizioni escono: i consiglieri Bisonni (ex grillino transfuga nel misto) e Carloni (Alleanza Popolare) restano e votano a favore convinti della bontà dell’operazione. Punto di attrito tra maggioranza e opposizione è rimasto sulla tempistica con la quale l’atto è stato presentato. La giunta aveva già delineato il riparto dei  242 milioni: 2,8 per contratti e gare nel settore informatico,  5 per l’esternalizzazione del servizio di accertamento, controllo e riscossione dei bolli auto, 15 per manutenzione di immobili di proprietà della Regione,  1,7 per sinistri e danni causati dall’attività venatoria, 2,1 per la polizia provinciale, 630mila per assicurare le strade ex Anas finite in capo alla Regione, 400mila per assicurazioni antincendio e forestali, 1,4 per finanziare la legge sullo sport,  1,2 per agevolazioni sul trasporto ferroviario, 1,8 per coprire impegni di spesa presi nel 2016, 6 milioni per l’acquisizione di immobili a Tolentino da dare ai terremotati al posto delle casette. E ancora. Quasi 20 milioni andranno a coprire il costo di prestazioni sanitarie e dotazioni di medicinali, 95 milioni per interventi per costruzioni o ristrutturazioni di strutture ospedaliere mentre altri 90 milioni saranno destinati a impianti e apparecchiature per per Inrca e Asur. «Una premialità perché le Marche – ha spiegato l’assessore Cesetti – che sono la prima regione d’Italia a offrire livelli standard di qualità rispettando i parametri di spesa imposti dalla Stato. Le risorse si sono liberate il 21 giugno con decreto legge convertito: è un’occasione straordinariamente importante che ci consente di dare risposte straordinarie». 

A parlare per le opposizioni prima dell’Aventino, ci ha pensato il forzista Celani che ha attaccato maggioranza e giunta accusando tutti di ipocrisia. «Abbiamo lavorato per un anno a un regolamento che ridesse dignità al consiglio e oggi abbiamo capito questa assemblea è una dependance della maggioranza. Avete dato il segnale che si lavora alla bisogna. Questo metodo non consente di fare un lavoro serio in consiglio per migliorare un atto. Basta dare un’occhiata al riparto delle risorse che ne attribuiscono di ingenti a Pesaro e appena 3.348 euro per l’ospedale di Ascoli. Non è concepibile il “prendere o lasciare”. Anche se nella sostanza sono soldi per la sanità ci sarebbe piaciuto discutere. Fare emendamenti? Ci avete dato tempo dalle 12 alle 14. Questa minoranza uscirà per chiudere questa mesta pagina della politica regionale». Il che ha evitato la notturna ma anche lasciato anche alla maggioranza campo libero. Rimanere in aula avrebbe significato, quanto meno, costringere giunta e maggioranza alla maratona ad oltranza. E invece. Una volta fuori le minoranza, bacchettate dal capogruppo dem Urbinati («Noi abbiamo dato la possibilità di discutere fino a notte inoltrata, senza limiti di tempo – ha detto - Se la minoranza è uscita, non è responsabilità della maggioranza. Qui qualcuno ha cercato di rigirare la frittata ma la disponibilità da parte nostra c’era. Tant’è che siamo tutti qui»), la strada per l’approvazione è stata spianata. Bocciati alcuni emendamenti proposti dalla 5 Stelle Pergolesi (non presente in aula), approvati tutti i punti della mozione e tutti a casa verso le 17. La notturna si fa sul divano di casa, davanti alla tv.

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