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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ciccioli contro tutti: «La vecchietta non vale meno della mamma, vi spiego quella rabbia»

Ne ha per tutti il portavoce regionale di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli che, di fronte al caso della mamma col bimbo sul bus, contrattacca

Ne ha per tutti il portavoce regionale di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli che, di fronte al caso della mamma col bimbo sul bus, contrattacca e difende il consigliere comunale Angelo Eliantonio, vittima di minacce via mail dopo la diffusione del video. Rilancia di fronte alle spiegazioni dell'assessore Emma Capogrossi sulle condizioni sociali della giovane straniera, alla denuncia di Rubini che aveva parlato di propaganda razzista, dell'avvocato Andrea Nobili e del sindaco Mancinelli. 

"Certamente la cronaca presenta il fatto nella sua crudezza (GUARDA IL VIDEO) - spiega lo psichiatra anconetano Carlo Ciccioli - Ma quando il fatto va compreso ed interpretato, i delegati delle istituzioni, assessori, consiglieri, e nominati in cariche pubbliche (Emma Capogrossi, Francesco Rubini, Andrea Nobili) dovrebbero cercare di essere meno superficiali. Proviamo a ragionare: il primo fattore generatore di patologie politiche e psichiche è il malinteso. Il malinteso crea gravi tensioni familiari tra coniugi, genitori e figli, così come nei cittadini fra loro e porta a pericolosi conflitti. Compito dei rappresentanti delle istituzioni è evitare che si determinino i conflitti, cioè creare condizioni in cui la chimica di cui ho appena parlato non diventi esplosiva. Esattamente quello che non capiscono la Capogrossi, Rubini, Nobili. Cominciamo dal Vangelo che dice che “devi amare il prossimo tuo come te stesso”. Sottolineo, “non più di te stesso, come te stesso”.

Bisogna amare gli italiani, soprattutto quelli deboli, almeno come se stessi e non più di tutti gli altri stranieri del mondo. Da questo deriva la rabbia degli italiani, in questo caso degli anconetani, che si sentono messi sempre dietro: nell’assegnazione delle case popolari, nelle graduatorie del collocamento lavorativo, nel sostegno economico delle famiglie in difficoltà, nella solidarietà del volontariato e in ultimo tra gli ultimi dei problemi, nel posto in autobus. Perché quella vecchietta con gravi difficoltà motorie non vale meno della giovane mamma in piena salute con un bambino in braccio. Anzi, nella mia testa vale un po’ di più per mille motivi di fragilità psicofisica.

Dal punto di vista politico dovrei ringraziare la Capogrossi, Rubini, Nobili e quant’altri perché politicamente ci danno una mano e aumentano il nostro consenso, quindi mi viene da dire, dategli con più forza perché così ci state aiutando, e parlate ancora di più di perfido razzismo. Però così non va ed è giusto che il nostro consigliere comunale Angelo Eliantonio alzi la voce in nome di tutti quelli che questa atmosfera culturale e politica sono costretti a subire. Molto più furba la sindaca Mancinelli che su questa vicenda dribla, sfuma e sdrammatizza: forse sotto sotto la pensa come noi. Ricapitolando sul merito: la mamma nigeriana era ad Ancona da sette giorni, dopo, presumo, una permanenza di alcuni mesi in un centro di accoglienza italiano per ottenere la stato di protezione internazionale. In tutti questi mesi non avrebbe imparato una parola di italiano, pur essendo nella struttura i corsi obbligatori. Morale, pur comprendendo le sue difficoltà, per integrarsi deve sforzarsi ad essere accolta positivamente. Se io vado ospite a casa di un’altra famiglia non mi mette seduto al posto del padrone di casa, aspetto a sedermi, cerco di comportarmi come lui si aspetta. Di fatto oggi i cittadini stranieri, per lo più entrati in Italia irregolarmente e solo in parte regolarizzati, molti spesso espulsi, ma tutt’ora presenti per assoluta inefficacia delle nostre leggi, viaggiano gratis in autobus e sui treni, occupano i nostri posti di lavoro e a sedere, pretendono per primi le nostre case popolari, vogliono tutti i nostri diritti che ovviamente a casa loro ci negano, a cominciare dal rispetto per la nostra religione e per le nostre tradizioni, mantengono atteggiamenti incivili, spesso hanno comportamenti criminali soprattutto nello spaccio delle sostanze stupefacenti o del controllo degli spazi urbani. In generale ci rubano il territorio, al netto di tanti altri stranieri che si comportano bene ed invece si impegnano seriamente nel lavoro e nell’integrazione. Insomma gli anconetani, gli italiani, chiedono il rispetto severo delle regole uguali per tutti, italiani e stranieri. Cosa hanno detto di grave sull’autobus quei passeggeri? “E’ tutto loro, non è possibile”, “sfacciati, maleducati”, “chi vi credete di essere”, “questi sono liberi di fare quello che gli pare”, “dove sta scritto che le persone nostre che hanno dei problemi devono stare in piedi”. Cosa ha risposto quella donna nigeriana? “Io non conosco l’italiano”, come dire indirettamente: “a me non me ne frega niente, problemi vostri, voi in Italia non sapete parlare l’inglese”. 

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