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Teatri: debito rateizzabile fino al 2014, scongiurata “super Imu”

Ok della Corte dei Conti: i debiti delle fondazioni teatrali dello Stabile e delle Muse possono essere rateizzati fino al 2014, scongiurato aumento Imu. Il nodo politico resta: tensione Gramillano-Favia

L’annuncio alla Giunta è stato dato ieri dal sindaco Fiorello Gramillano e dall’assessore alle finanze Andrea Biekar, dopo un incontro con i magistrati contabili della Corte dei Conti: i debiti delle fondazioni teatrali dello Stabile e delle Muse possono essere rateizzati fino al 2014.

Questa notizia porta con sé due importanti implicazioni per l’amministrazione dorica: innanzitutto evitare il dissesto del Comune diventa un obiettivo del tutto raggiungibile, e nel contempo viene scongiurato il temuto aumento dell’Imu (sulle cui entrate, però, non c’è ancora sicurezza: secondo i revisori dei conti, infatti, sono sempre mancanti all’appello tra i 3 e i 4 milioni di euro).

La giunta ha anche approvato il riequilibrio di bilancio e confermato senza variazioni il Bilancio di previsione 2012 approvato a luglio: qualora ci fosse necessità di altro denaro questo potrebbe essere prelevato dai 2,8 milioni di euro che erano stati messi a bilancio proprio per ripagare i debiti delle fondazioni, e che adesso diventano un fondo rischi da cui accedere in caso di necessità.

Superato il nodo “finanziario” della fondazione dei teatri, resta però quello politico: il dipietrista David Favia ha infatti chiesto con forza che la fusione di Muse e Stabile sia operativa entro il 30 settembre, ma in questo nuovo scenario la fusione potrebbe arrivare dopo l’assestamento dei conti, e dunque dopo il 2014. L’aumento della tensione fra Pd e Idv potrebbe avere anche serie ripercussioni sul governo della città.
 

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