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Raddoppio della Statale 16: «Progetto quasi concluso, ma servono nuovi espropri»

Una storia decennale, un progetto nato nel '91 e di cui si era quasi persa la memoria. Se ne è parlato nell'ultimo consiglio comunale

Una storia ultradecennale, un progetto nato nel '91 e di cui si era quasi persa la memoria. A chiedere lumi sul raddoppio della variante alla Statale 16, ovvero gli oltre 7km che collegano Ancona a Falconara e che dovrebbero rappresentare il primo passo del collegamento tra il porto e la grande viabilità, è stato il consigliere Daniele Berardinelli (FI) durante l’ultimo consiglio comunale. A rispondere è stato l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini, il quale ha spiegato che il progetto esecutivo firmato dall’Anas è vicino alla conclusione e che i rallentamenti non sono addebitabili a Palazzo del Popolo. 

Nuovi espropri

L’ultimo atto dell’epopea è andato in scena l’ 11 aprile con l’incontro in Regione per concedere la proroga del vincolo sugli espropri, che altrimenti sarebbe scaduto il prossimo agosto. L’Anas, spiega Manarini, ha modificato il progetto adeguandolo alle prescrizioni imposte dal Consiglio superiore dei lavori pubblici: «Questa variazione ha comportato l’interessamento di maggiori superfici di esproprio ed è stata fatta una successiva comunicazione ai proprietari terrieri per la maggiore superficie- ha detto l’assessore- per questo è stata già attivata al Ministero dell’ambiente la procedura di valutazione preliminare. L’Anas, proprio perché i cinque anni di validità dell’esproprio sarebbero scaduti ad agosto 2019, ha chiesto la proroga o la reiterazione del vincolo preordinato». 

Stop alle quattro corsie tra Falconara e la Baraccola

Le modifiche al progetto 

Il finanziamento dell’opera è inserito nel piano programmatico 2013-2020 e il progetto del primo lotto è stato presentato già due volte al Consiglio superiore dei lavori pubblici: il 24 febbraio 2017 fu rispedito al mittente con la richiesta di effettuare delle variazioni, storia ripetuta il 27 ottobre dello stesso anno. «L’Anas nel frattempo ha modificato di nuovo il progetto con l’adeguamento sull’andamento planimetrico, la demolizione e la ricostruzione delle gallerie esistenti (Barcaglione e Orciani), l’adeguamento della piattaforma stradale e l’ottimizzazione delle distanze visuali» ha spiegato Manarini, precisando che queste prescrizioni ha reso necessario l’allargamento degli espropri. «Il progetto esecutivo però è in via di compimento e non sarà necessario riportarlo di nuovo al Consiglio superiore dei lavori pubblici- ha detto l’assessore- basterà una relazione dei progettisti». 

Botta e risposta 

Polemica la controreplica di Berardinelli, che dopo la risposta di Manarini ha puntato il dito contro il capogruppo Pd Michele Fanesi: «Durante lo scorso consiglio ebbe la sfrontatezza di “chiedere” al Governo di realizzare l’opera. E’ evidente che non è colpa del ministero se l’opera non viene finanziata e realizzata, ma dei ritardi accumulati tra il 2013 e il 2017. Dopo decenni di lavoro abbiamo consegnato un progetto che non è neppure degno di essere chiamato tale- ha concluso Berardinelli- e il Comune di Ancona non ha fatto pressione affinché venisse redatto nei tempi corretti». L’ultima battuta, a margine del consiglio comunale, è arrivata ancora da Manarini: «La competenza del progetto è dell’Anas, non possono essere addebitate al Comune responsabilità su tutto l’iter. Insieme al Comune di Falconara- ha concluso l’assessore- abbiamo partecipato alle sedute del consiglio facendo presente l’importanza di quest’opera, siamo sempre stati d’ausilio e propulsivi».
 

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