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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Punti nascita, il Pd raduna i suoi ma il clima con i sindaci resta teso

Il direttivo provinciale di Ancona dei democrat chiede a Ceriscioli di andare avanti con la riforma sanitaria, ma sui punti nascita è muro contro muro tra i vertici del partito e i sindaci di Osimo e Fabriano

Punti nascita, la partita tra Comuni e Regione, tutta interna al Pd, segna una vittoria per Fabriano e Osimo. Il tutto grazie ai Tribunali amministrativi. Quello delle Marche, che ha accolto la richiesta di sospensiva di Fabriano, mentre il Consiglio di Stato ha fatto altrettanto per Osimo. Insomma, nonostante gli annunci del governatore Luca Ceriscioli, nessuno dei tre punti nascita (oltre ai due anconetani, nel mirino c'è anche quello di San Severino Marche) chiuderà il 31 gennaio. A Osimo si continuerà almeno fino al 3 marzo, data dell'udienza di merito fissata dai giudici del secondo grado amministrativo.

«Il presidente del collegio giudicante è entrato anche nel merito della questione descrivendo il percorso verso Jesi e Ancona come lungo e disagiavole per le gestanti - esulta il sindaco osimano Pugnaloni - spero che il pronunciamento del Consiglio di Stato serva a far ragionare il presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli e i suoi tecnici, a far capire loro che la sanità si governa con in territori, scegliendo insieme». L'udienza al Tar per quanto riguarda Fabriano è invece fissata al 19 febbraio. In tutto questo la Regione ha fatto sapere di non aver presentato alcune memoria difensiva. "L'amministrazione, come prevede la procedura, svolgerà le proprie difese in occasione delle prossime udienze di discussione già fissate" si legge in una nota.

Ceriscioli continua tuttavia a ostentare sicurezza e i vertici del Pd regionale sono con lui. Nei giorni scorsi il segretario marchigiano Comi, insieme al governatore, ha incontrato il direttivo democrat della provincia di Ancona guidato da Fabio Badiali. Il messaggio? "Presidente, vada avanti così con le riforme, il partito è con lei" si legge in una nota ufficiale diramata dopo l'incontro. La base, però, è tutt'altro che felice. Basti pensare a Pugnaloni e al sindaco fabrianese Giancarlo Sagramola, capibastione dei loro e dei comuni minori, sulle barricate per difendere le maternità dei rispetti nosocomi. Ceriscioli tira diritto. Al direttivo anconetano ha ribadito che «il nuovo Salesi sarà costruito in prossimità dell'ospedale regionale, con ostetricia e ginecologia al sesto piano di Torrette» e che «a Fabriano stiamo verificando la possibilità di attivare l'Area Funzionale Omogenea, alcune strade sono percorribili, altre no. Ad ogni modo, si tratta di una misura di accompagnamento alla chiusura dei punti nascita e non va a cambiare la natura della scelta che abbiamo fatto».

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