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Politica Quartiere Adriatico / Largo XXIV Maggio

La protesta dei CTP: «Comune sordo alle proposte, non siamo il suo organo di controllo»

Respinta dalla Commissione comunale la proposta di modifica del regolamento dei CTP. I rappresentanti di quartiere: «Poco coinvolti, non vogliono farci lavorare»

A due anni dall’istituzione dei Consigli Territoriali di Partecipazione, i rappresentanti dei 9 collegi sono scesi in piazza per puntare il dito contro l’amministrazione comunale. Lo hanno fatto proprio davanti a Palazzo del Popolo, contro una Giunta accusata di non aver mai coinvolto i quartieri nelle decisioni fondamentali per la vita degli stessi. Comune che, dicono i rappresentanti, non hanno mai neppure ascoltato le proposte avanzate dai consiglieri

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. «I CTP funzionano molto poco, non per mancanza di impegno ma perché c’è una chiara volontà politica di non farli funzionare- spiega il capogruppo di Altra Idea di Città, Francesco Rubini- sono stati trasformati in organo per controllare il consenso della maggioranza nei quartieri». Tra i più critici c’è Livia Mangani, consigliere del CTP 1: «Noi siamo stati tra i primi a proporre all’amministrazione comunale di modificare il regolamento, in modo da rendere partecipi i consigli alle scelte che riguardano i territori di competenza. Il documento era stato approvato all’unanimità, quindi è impossibile dire che la modifica era proposta dalla sola opposizione». Proposta bocciata in Commissione con 4 voti contrari su 7: «Fra coloro che hanno bocciato la proposta ci sono ex presidenti delle vecchie circoscrizioni- continua la Mangani- persone che sanno quanto è importante il ruolo di questi comitati. Allora loro erano pagati, noi lavoriamo gratuitamente e non capisco perché ci sia stata questa opposizione». 


I contenuti di tale proposta di delibera riguardavano, tra le altre cose, l’  “individuazione di procedure concordate per favorire la comunicazione  tra i CTP e le diverse articolazioni dell’Amministrazione comunale (Giunta e Consiglio) e per rendere certa la consultazione dei CTP sulle scelte strategiche che riguardano i territori di competenza”. Ad esempio, sul piano regolatore generale e le sue varianti, sul bilancio, sul Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, sul piano delle alienazioni, sul piano della mobilità e della sosta. Era stata proposta anche la possibilità di “presentare progetti nell’ambito del bilancio partecipato, di definire procedure amministrative e tempi di presa in carico delle segnalazioni e richieste di intervento”. La 1°Commissione ha bocciato la proposta: «, senza argomentazioni di merito, ma adducendo una presunta illegittimità a deliberare» spiegano i rappresentanti. 

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