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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Prodotti, servizi e tecnologia marchigiane da esportare in Pakistan

Alla presenza dell’Assessora regionale Manuela Bora, si è discusso delle opportunità di un paese di 220 milioni di abitanti che necessitano di materiali e tecnologia per svilupparsi

“Agli imprenditori marchigiani ed italiani dico di esportare i propri prodotti e servizi in Pakistan. Ci sono moltissime opportunità in vari settori”. Così Saira Ali, consigliera commerciale e dell’ambasciata del Pakistan in Italia e responsabile per gli affari con l’Italia si è rivolta agli imprenditori ritrovatisi ad Ancona per l’iniziativa organizzata da Unital, unione industrie italiane arredi legno che aderisce a Confapi.

“Se l’obiettivo dell’incontro era capire quali opportunità ci sono in Pakistan per le nostre imprese, quali prodotti e tecnologia sono maggiormente richiesti – ha detto Riccardo Montesi, presidente di Unital al termine dell’incontro – quale tipo di accoglienza troviamo in Pakistan, come funziona il sistema bancario locale, l’obiettivo è stato centrato perché abbiamo avuto tante preziose informazioni”. Alla presenza dell’Assessora regionale Manuela Bora, si è discusso delle opportunità di un paese di 220 milioni di abitanti che necessitano di materiali e tecnologia per svilupparsi in vari settori a partire dalla trasformazione dei prodotti agricoli, marmo, petrolio, energia, tessile, pietre preziose. “Abbiamo tante materie prime ma ci servono i macchinari per lavorarli ed il basso costo del lavoro favorisce le aziende italiane che vogliono aprire una sede in Pakistan grazie anche a numerosi sgravi fiscali. Profitti e dividendi possono essere riportati in Italia” – ha aggiunto Rizwan Salabat, community welfare attache presso il consolato pakistano a Milano. “La bilancia commerciale è favorevole all’Italia che è incluso nella lista dei paesi amici, in totale 67”. L’incontro è stato organizzato da Unital, con la partnership di Confapi Ancona e di Impresa Service, cooperativa di lavoro e rapporti commerciali con il Pakistan avviata da Shahid Muhammad Ajmal che vive in Italia da 17 anni. “Sono arrivato in Italia da immigrato – ha raccontato - mi sono dato da fare, ho avviato la mia impresa perché ho capito che l’impresa italiana aveva bisogno di manodopera. Ora mi sto occupando anche di accompagnare imprese italiane che vogliono aprirsi a questo mercato in Pakistan. Scavolini è un caso di successo così come Schnell per il settore delle costruzioni”. L’Assessora Manuela Bora ha aggiunto che “la stabilità politica del Pakistan, la crescita del Pil, il miglioramento infrastrutturale ci inducono a fare degli approfondimenti per far sì che i dati sostanzialmente irrisori attuali di esportazione verso il Pakistan delle Marche, 91’ posto, possano migliorare in tempi brevi magari attraverso una missione istituzionale che consenta agli imprenditori di valutare le opportunità considerando anche la posizione geografica strategica come crocevia verso est”.Michele Montecchiani, Direttore di Confapi Ancona, l’associazione che consta 400 imprese marchigiane iscritte ha assicurato di “essere a disposizione per sostenere gli imprenditori che vorranno approfondire le modalità nelle quali cogliere queste opportunità e si offre come punto di riferimento per la Regione Marche per implementare questo percorso”.

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