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Grasso ad Ancona: «Avvicinare i giovani alla legalità per avere un'Italia migliore»

Il Presidente del Senato ha parlato a 600 studenti marchigiani. Immigrazione: «Non è un problema solo dell'Italia o della Grecia. Spero Europa si convinca»

«Da quando facevo il magistrato dedico molto del mio tempo libero ai ragazzi. Non è una frase fatta dire che sono il nostro futuro. Se noi riusciamo a indirizzare i ragazzi verso i valori come le legalità, dalle testimonianze che possono recepire, avremo un Paese migliore». Pietro Grasso ad Ancona per parlare a circa 600 studenti nell'ambito dell'iniziativa su diritti e legalità organizzata dall'Assemblea Legislativa delle Marche in collaborazione con Ufficio scolastico regionale e Università Politecnica delle Marche. «Incontri come quello di oggi – ha sottolineato Grasso – sono molto importanti perché mi arricchiscono e mi danno la forza di andare avanti. Sono nato in Sicilia, sono cresciuto a Palermo, una città che ha influenzato le scelte più importanti della mia vita. Fin da ragazzo ho visto per strada piangere le vedove sui cadaveri dei loro cari, mentre i mafiosi con arroganza continuavano la loro azione e le forze politiche minimizzavano quanto accadeva. Da tutto ciò nasce la mia passione per la legalità». Grasso ha ripercorso la sua storia in magistratura, i rapporti con i giudici Falcone e Borsellino, entrando nel dettaglio del maxi processo a Cosa Nostra. Parlando ai giovani studenti marchigiani ha evidenziato il valore della democrazia e dell’educazione alla legalità. «Abbiate il coraggio – ha concluso - di impegnarvi nel costruire nella quotidianità una nuova dimensione. Anche se andrete in corso a sconfitte, a momenti di sconforto, non fatevi fermare dagli ostacoli e non perdete mai di vista i vostri obiettivi». A margine dell'incontro ha parlato anche di immigrazione e Unione Europea. «L'immigrazione è un problema di grande attualità – ha detto – e noi ci dedichiamo con un principio che è la nostra linea guida: accogliere è un dovere morale e giuridico. L'integrazione non può che essere un'opportunità per il nostro Paese. Io sono un convinto europeista, non a fasi alterne. Spero che l'Europa prima poi si convinca che il problema dell'immigrazione deve essere supportato da tutti i Paesi non solo dall'Italia o dai paesi sul mare come la Grecia».

Provenienti da tutte le province marchigiane, gli studenti hanno potuto ascoltare le testimonianze di Gabriella Carfora, zia di Attilio Romanò, morto nel 2005, all'età di 29 anni, in un attentato camorristico a Napoli e gli interventi di Luca Pagliari, giornalista autore del film-documentario su Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso nel 2010, e del sindaco di Malegno, Paolo Erba, che illustrando il progetto di “micro-accoglienza” avviato nel suo comune ha evidenziato quanto sia importante “l'integrazione” per prevenire l'illegalità. «La legalità è giovane - ha commentato il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo - perché è uno di quei valori che spesso richiede di andare controcorrente, ovvero di fare la cosa che sembra più stupida perché non è quella furba di scegliere la strada dritta invece della scorciatoia, di puntare sul merito invece che sulla raccomandazione, di fare la cosa intelligente invece dello sballo, di battersi per la giustizia invece di subire o lasciar passare l'ingiustizia, la discriminazione, la diseguaglianza». Senza tralasciare temi come il terremoto, la sanità marchigiana, le infrastrutture, i social network, il presidente del Consiglio regionale si è soffermato anche sull'importanza, di «arrivare a rivedere e arricchire la legislazione regionale in materia di legalità, attraverso l'individuazione di strumenti utili a una più efficace partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e a un più attento monitoraggio del tasso di illegalità e criminalità nella nostra regione. Le Marche non sono una regione di mafia, ma neanche un'isola felice. E proprio per questo motivo gli appelli più volte lanciati da diverse parti ad alzare la guardia non vanno lasciati cadere nel vuoto».

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