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“No all’interdizione dei sentieri del Monte Conero”: sul web la petizione dei biker della Riviera

I firmatari della dichiarazione si rivolgono all'Ente Parco, alla Guardia Forestale e agli Enti Locali e si impegnano a sottoscrivere un codice etico e una serie di azioni per una fruizione sicura, condivisa e virtuosa

Un codice etico dei Bikers del Monte Conero, per evitare che questo paradiso non diventi esclusivo appannaggio dei pedoni ma di tutti coloro che lo amano, in una fruizione virtuosa e collaborativa di tutte le persone che vogliono vivere il monte, ciascuna a suo modo, ma sempre nel rispetto della natura, della sicurezza e del prossimo. Questo il senso della petizione (cliccare qui per andare al sito) diffusa sul web da un appassionato ciclista, Manlio Marcellini, e che mira a raggiungere le 500 sottoscrizioni.

"Il monte Conero  - si legge nel testo dell’appello – è da sempre un paradiso per il biker: la conformazione dei tracciati, la morfologia del territorio ma soprattutto la bellezza dei paesaggi, lo rende meta sempre più frequentata, specie nel periodo estivo. In conseguenza di ciò, sono state segnalate situazioni di pericolo o quanto meno irrispettose verso chi frequenta a piedi i percorsi del monte; altresì si sono registrate circostanze poco consone al rispetto dell’ecosistema Conero, come ad esempio parcheggio di auto in aree protette, fuochi liberi e scoli fognari a cielo aperto. Buona parte dei bikes locali usano confrontarsi e commentare questa passione attraverso il forum di discussione “Conero Rulez” del sito www.mtb-mag.com nel quale sono sempre stati stigmatizzati comportamenti inadeguati per il Monte Conero ed in generale verso qualsiasi atteggiamento irriverente di chi, come il biker, frequenta questi posti”.

I firmatari della dichiarazione informano l'Ente Parco, la Guardia Forestale e gli Enti Locali di Tutela del Monte Conero, che si impegnano:

- al rispetto dell'ambiente e di tutti coloro frequentano il monte Conero (pedoni, fauna, etc);
- a rendersi disponibili, in accordo con le autorità preposte, ad effettuare ove necessario la pulizia dei sentieri da rifiuti e di quanto alieno alla natura dei percorsi stessi per una maggiore sicurezza di tutti i fruitori;
- al supporto per lo sviluppo di proposte turistico/sportive allinterno del contesto Conero, in collaborazione con le attività operanti nel settore, per preparare eventi dimostrativi, formativi e di codice etico della MTB, salvaguardando l'habitat stesso del Conero e destinando le eventuali risorse ottenute alla tutela ambientale;
- alla divulgazione, attraverso azioni mirate sui forum e presso le attività commerciali di riferimento del settore, del codice comportamentale che ricordi lo spirito di questa attività e importanza della tutela dellambiente ai nuovi e “vecchi” bikers.
- a dissociarsi totalmente dalle azioni di disboscamento perpetrate lungo alcuni sentieri e a voler contribuire alle azioni di controllo/contrasto comunicando eventuali situazioni alle autorità preposte;

Il tutto – si legge ancora nel testo della petizione – finalizzato alla piena e proficua collaborazione con gli enti preposti al controllo ed alla promozione del territorio. I firmatari chiedono inoltre “un incontro con le autorità competenti al fine di trovare soluzioni al regolare transito dei bikers in alcuni sentieri del monte Conero al fine di "decomprimere" la presenza sui tracciati attuali ed ottenere migliore distribuzione e maggiore sicurezza. "

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