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PD: “Salvare gli Enti locali: ridurre le spese e combattere l'evasione”

Il Partito Democratico della Provincia di Ancona denuncia tagli agli enti locali: il comune di Ancona perderà, secondo queste stime, quasi 16 milioni di euro in 2 anni. Ecco il comunicato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Il Partito Democratico della Provincia di Ancona denuncia tagli agli enti locali: il comune di Ancona perderà, secondo queste stime, quasi 16 milioni di euro in 2 anni. Ecco il comunicato:

"Gli Enti locali stanno predisponendo i bilanci di previsione, che devono essere approvati entro il 31 marzo, dopo la proroga concessa dalla conferenza Stato-Città.
Ci troviamo di fronte a una situazione molto difficile anche perché la crisi si sta scaricando, inevitabilmente e come abbiamo sempre rilevato, sulla finanza locale. Basti pensare ai vincoli imposti dal Patto di stabilità. I Sindaci sono quindi chiamati a progettare il futuro delle città in una fase di estrema difficoltà e di sacrifici.

Per il Pd della provincia di Ancona i Comuni devono avere un punto di partenza chiaro: avendo già da tempo avviato un notevole sforzo per la riduzione delle spese, come è facile riscontrare bene in quelle amministrazioni  a maggioranza di centrosinistra, occorre continuare a difendere in ogni modo il sistema dei servizi, che nella nostra provincia toccano livelli di assoluta qualità. Questo risultato si può ottenere attraverso interventi di riorganizzazione e con un aumento dell'efficienza.
Un altro punto centrale è la lotta all'evasione fiscale, che deve essere sempre più incisiva ed efficace.

Per quanto riguarda la leva fiscale, l'Imu, può considerarsi una ‘piccola patrimoniale'. Anche in questo caso vanno intensificati i controlli e le verifiche. Un dato dev'essere imprescindibile: la difesa della rete dei servizi deve essere intensa come impegno per i ceti più deboli, dai bambini, agli anziani, ai portatori di handicap. L'obiettivo resta, sempre, la redistribuzione della ricchezza pensando a loro.

Nel 2012, dunque, agli Enti Locali attendono altri tagli, in parte decisi dal Governo Berlusconi e in parte da quello Monti. Si può accettare che l’introito dell’Imu finisca in parte allo Stato, ma sarebbe opportuno agire per ottenere che l’Imu resti per intero ai Comuni.

I parlamentari del Pd – come annunciato stamani dal sen. Marco Stradiotto, esperto in materia, lavoreranno assieme al Ministro Piero Giarda affinché il Governo affronti con queste due priorità, l’Imu ai Comuni e la revisione delle rendite, la questione del federalismo fiscale, strettamente collegata anche a quella dell’evasione.
Il DL 78/10 (Gov. Berlusconi) ha previsto, per l’anno 2012, un taglio rispetto al 2010, di 2,5 miliardi di euro per i Comuni delle Regioni a Statuto ordinario con popolazione superiore ai 5.000 abitanti. Il DL 201/11 (Gov. Monti) ha previsto un taglio, ulteriore, di 1,45 miliardi, per l’anno 2012, per tutti i comuni italiani. L’effetto dei due Decreti determina che i comuni capoluoghi di provincia avranno nel 2012 una minore entrata, rispetto al 2011, di 947,5 milioni di euro e di 1.903,1 milioni di euro rispetto al 2010.

Per il Comune di Ancona ad esempio, secondo lo studio del sen. Stradiotto:
Trasf totali anno 2010 euro: 28.938.738,25
Trasferimenti previsti per il 2011 euro sulla base del taglio previsto dal DL 78/2010: 24.772.092,76
Stima delle minori entrate nel 2012 rispetto al 2010: -9.368.785
Stima delle minori entrate nel 2012 rispetto al 2011: -5.202.139"

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