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Torna il simbolo Pci sulle schede elettorali. «Più Stato, meno mercato»: presentato il programma

Si è tenuta questa mattina in Ancona, piazza Roma la conferenza stampa di presentazione della lista del Partito Comunista Italiano, presente nelle Marche sia alla Camera che al Senato

ANCONA Dopo molti anni, ritorna sulla scheda elettorale il simbolo del Partito Comunista Italiano. «La crisi del sistema capitalistico in tutte le sue manifestazioni, dall’economia alle relazioni umane, è così profonda, che non si cura con pannicelli caldi, come nelle proposte dei vari schieramenti in campo. Occorrono cambiamenti radicali» si legge nella nota del Pci. 

Il programma

«Vogliamo sul piano democratico che sia ripristinato il “voto uguale”, come è scritto in Costituzione:  lo stesso numero di voti con cui si elegge un deputato del governo, deve valere per eleggere un deputato comunista. Senza imbrogli, sistemi maggioritari e  sbarramenti, espedienti con cui le oligarchie cercano di auto-conservarsi. Litigano per il potere ma  sono d’accordo sui fondamentali». 

«Vogliamo che il Lavoro sia effettivamente  il fondamento della Repubblica, riacquisti diritti, sicurezza, dignità e rispetto. Porre fine ai sistemi sempre più diffusi e individualizzati del precariato: mal pagato, spesso vessatorio e sotto ricatto. Occorre curare l’informazione e la formazione dei lavoratori, ed esercitare i dovuti controlli sulla sicurezza. E’ intollerabile la strage che ogni giorno miete vittime tra i lavoratori. L’Italia è il Paese più pericoloso per chi lavora, tre morti al giorno mediamente e il doppio circa di invalidanze permanenti. Nel mese di agosto scorso, nonostante le ferie e riduzioni delle attività, ci sono stati 67 morti! E’ uno scandalo che ha enormi costi, umani e sociali, di cui poco si parla»

«Più Stato e meno Mercato. Lo Stato secondo il PCI deve intervenire direttamente sulle questioni dell’economia, farsi imprenditore a sostegno dei lavoratori e del Paese, intervenire nelle situazioni di crisi, contrastare le delocalizzazioni, investire invece di continuare a finanziare a fondo perduto le aziende private. Ad esempio  siamo per creare un’Azienda farmaceutica di Stato collegata alla ricerca. La cura della salute deve essere svincolata dall’obiettivo privatistico del massimo profitto, che spesso alimenta usi distorti ed anche abusi nel settore delle medicine. Siamo contro ogni discriminazione legata al sesso, alla religione, alla provenienza nazionale, contro la violenza sulle donne e ogni forma di sessismo e di razzismo. Per il rispetto delle persone e tra le persone, Per la tutela dei diritti sociali e dei diritti civili. Il sistema capitalistico proteso alla ricerca sempre più forsennata del massimo profitto è distruttivo per vocazione. Se lo si lascia fare proseguirà la devastazione dell’ambiente, non si affronterà come è necessario la drammatica emergenza climatica che ci coinvolge tutti. Riflettiamo: ogni giorno in Italia dai 14 ai 20 ettari di terreno vengono sottratti all’agricoltura e destinati alla cementificazione. Noi diciamo che bisogna  arrestare sul serio il consumo di suolo e puntare sul recupero e sul riuso del patrimonio edilizio abbandonato.  E ce n’è tanto!  Per convincersene basta fare un giro per Ancona.

«Siamo contro la linea seguita dal Governo Draghi - e da tutte le forze che lo hanno sostenuto - sulla guerra in Ucraina, 
e che consiste nel fomentare la guerra inviando sempre nuove armi affinché gli ucraini continuino a combattere e morire per logorare la Russia.Incuranti dei pericoli di allargamento del conflitto, della possibile degenerazione in una guerra nucleare, che devasterebbe l’intera Europa.  E siamo contro l’aumento vertiginoso delle spese militari, che sottrae risorse essenziali alla sanità, alla scuola, alle pensioni, all’assistenza e ai servizi sociali». 

I candidati

Sono intervenuti ad illustrare le posizioni del Partito  il segretario regionale  Ruggero Giacomini, noto per i suoi studi storici e candidato alla Camera nel plurinominale e nel collegio uninominale di Ascoli Piceno; Roberta Coletta, Segretaria del PCI anconetano, capolista alla Camera e candidata al collegio uninominale di Ancona; Gianfranco Mancini, ex sindacalista e pensionato di Monteporzio, candidato al plurinominale del Senato: Marco Pucci pesarese candidato al plurinominale della
Camera. 
 

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