rotate-mobile
Politica

Fabriano, Pariano sul punto nascita: «Crocetti si dimetta»

Il consigliere comunale di Fabriano interviene sulla questione della chiusura del punto nascita e chiede le dimissioni del segretario Pd

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

«Dopo l'ennesima conferma da parte della Regione Marche di voler chiudere il punto nascita dell'ospedale di Fabriano - dice Pariano - per dare un utile contributo alla protesta che tantissimi cittadini stanno facendo, cosa aspetta Michele Crocetti, segretario cittadino del PD nonché responsabile organizzazione PD Marche, a dimettersi dagli incarichi che ricopre nel partito? Invece, quali inutili iniziative di protesta mette in piedi ? Prima scrive una lettera inviata il 4 gennaio (di cui non sappiamo se ha avuto una risposta) al segretario provinciale del Partito Democratico per chiedere di convocare a Fabriano l'assemblea provinciale del PD per discutere e trovare una soluzione per scongiurare la chiusura del punto nascita della nostra città e poi convoca un incontro a cui parteciperanno i segretari dei circoli del PD interessati al problema, il Direttore Generale ASUR, la segreteria regionale e il Governatore Ceriscioli. Ciò che sta accadendo a Fabriano – ha proseguito Pariano – è semplicemente vergognoso. Nel corso degli ultimi anni ne abbiamo sentite tante sui partiti che hanno governato Fabriano, ma almeno allora il confronto era dialettico, programmatico, e comunque politico. Oggi, soprattutto dal Partito Democratico e dal suo segretario Michele Crocetti non arriva nessuna risposta concreta».

Tutto tace in casa Pd. Sicuramente alle prossime elezioni i cittadini avranno le idee chiare su chi vuole il bene di Fabriano e chi vuole bene al partito di appartenenza.

Pino Pariano Gruppo Consiliare "Fabriano prima di tutto"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fabriano, Pariano sul punto nascita: «Crocetti si dimetta»

AnconaToday è in caricamento