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Marche: ecco la nuova legge sulle Politiche Giovanili

Via libera alla nuova legge sulle politiche giovanili. Tre gli obiettivi: creare occupazione, favorire la formazione e la mobilità, conciliare la vita professionale con quella familiare

Via libera alla nuova legge regionale sulle politiche giovanili, approvata dall'Assemblea legislativa delle Marche con 22 voti a favore, due contrari e sei astenuti.
Durante l'esame sono state recepite alcune modifiche proposte da Francesco Acquaroli, del Pdl, e Massimo Binci, di Sel, per una diversa composizione della Consulta regionale dei Giovani, dei bandi che premiano la giovane imprenditorialità e la definizione della fascia di età tra 16 e 35 anni per i destinatari degli interventi.

“Una legge nata per ribadire  il ruolo centrale dei giovani nella costruzione del futuro, perfettamente in linea con quelle che sono le disposizioni europee” il commento dell’assessore alle Politiche giovanili, Serenella Moroder, all’approvazione odierna della Legge sulle Politiche Giovanili.

“Nasce da un percorso serio e approfondito di concertazione e condivisione non solo con gli enti locali ma anche con le associazioni giovanili del nostro territorio – aggiunge l’assessore -  Tre gli obiettivi del documento: creare occupazione, integrazione e promozione sociale dei giovani; favorire l’istruzione, la formazione e la mobilità; permettere la conciliazione della vita professionale con la vita personale e familiare.
Il principio guida di questa legge è quello di stimolare ed accompagnare, attraverso una partecipazione creativa delle tante realtà territoriali giovanili, l’integrazione e la conoscenza dell’altro come valore ed apporto culturale della nostra società multietnica, contrastando i sempre più frequenti fenomeni di disagio ed emarginazione sociale.
Con questa finalità, il nostro Assessorato pone i giovani stessi al centro del progetto, chiedendo proprio a loro, attraverso bandi pubblici di idee, di studiare e realizzare nei linguaggi che riterranno più congeniali (musica, teatro, arte cinematografica, scambi con altre realtà europee, ambiente) un sano e responsabile cammino formativo ed aggregativo”.
 

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