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Vendola alle Muse, "cultura per alimentare la politica industriale"

Ieri presso la sala piccola del teatro Le Muse di Ancona, Nichi Vendola ha incontrato la cittadinanza. Ha affrontato due macro temi: scuola e economia di mercato. Entrambe in crisi per l'assenza di cultura

In piena campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico, ieri ad Ancona è arrivato Nichi Vendola, ospitato nella sala piccola del teatro Le Muse. Il leader del movimento Sinistra Ecologia e Libertà ha detto che " bisognerebbe invocare un nuovo Giacomo Leopardi che potesse scrivere un'opera sui costumi degli italiani nell'epoca di Briatore, di Apicella e di Fabrizio Corona". L'assenza di cultura è il principale problema del paese.

Assenza di cultura nell'economia e nella scuola. Questi i due temi principali del suo intervento. In campo economico ha parlato di un'Italia in cui lo Stato ha rinunciato a fare la sua parte, un paese completamente governato dalle logiche del mercato. Come uscirne? "Innovazione e tecnologia". Vendola, rivolgendosi alla platea, ha chiesto: "L'Italia cosa vuol fare da grande? Vuole essere un paese produttore di metalli o esportatore di metalli, produttore di agro alimentare o esportatore di agro alimentare?". Cultura e innovazione dunque per uscire dalla crisi perché "la cultura è l'alimento degli apparati produttivi che o competono sulla scarsa qualità e bassi salari e quindi schiavismo o competono sulla migliore qualità dei prodotti, che porti nel mare magnum della competizione". Necessario percorrere la seconda via.

Sulla scuola ha parlato di edilizia, criticando le politiche degli accorpamenti. Ma soprattutto ha parlato di cultura, oramai devastata. Ha attaccato le destre, precisando però che è troppo facile prendersela con la Gelmini, che "ha dovuto arare un campo in passato mal seminato dalle sinistre di governo". Scuola pubblica e su questo non ci piove, ma è importante che le scuole tornino ad essere volano dell'educazione pedagogica della società di un paese, educando alle diversità, all'uguaglianza e non, come si rischia oggi, di creare "clienti educati al mercato". Sull'edilizia dove trovare i soldi? Non ha avuto dubbi e ha invitato il prossimo premier a rinunciare all'acquisto di un caccia F16 e ricostruire le nostre scuole.

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