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Biogas: nasce il coordinamento “Terre Nostre Marche”

È nato il coordinamento di comitati no biogas-biomasse marchigiani, grazie alla ratifica dell'atto costitutivo dell'Associazione Terre Nostre Marche

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Giovedì 22 novembre 2012 è una data da ricordare nella dura battaglia (legale e politica) dei numerosi comitati locali contro le centrali a biogas-biomasse e chi, per vari interessi, le sostiene.
Durante la serata infatti, in un ristorantino di Agugliano è nato il coordinamento di comitati no biogas-biomasse marchigiani, grazie alla ratifica dell'atto costitutivo dell'Associazione Terre Nostre Marche. Dopo l'unione dei comitati a livello nazionale (sancita a fine ottobre a Bologna con la nascita del coordinamento nazionale Terre Nostre) anche le Marche seguono l'esempio dell'Umbria e creano ufficialmente un coordinamento di carattere regionale con lo scopo di difendere i cittadini e tutelarne i diritti, fra cui quelli primari ed incoercibili alla Salute ed all’ Ambiente.

Le basi erano state gettate già una settimana prima, durante un'assemblea pubblica a Jesi dove risultava tra i relatori il Presidente del Coordinamento Nazionale “Terre Nostre”, Prof. Michele Corti, che aveva dato supporto al nascente coordinamento regionale. In quella sede il Prof. Corti aveva già rivelato di aver preso contatti con comitati di altri Paesi europei, con il chiaro intento di creare una azione coordinata anche a livello sovrannazionale.

D'altronde, le recenti proposte di modifica e di revisione della vigente direttiva europea 2011/92/UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale, potrebbero andare a sanare le non conformità della Legge Regionale 3/2012 riscontrate dal Consiglio dei Ministri e portate in sede di Corte Costituzionale, permettendo quindi l’insediamento delle numerose centrali autorizzate nei nostri territori negli ultimi mesi.

E’ per questo che i cittadini si sono dotati, con “Terre Nostre”, degli strumenti adeguati per incidere su tutti i piani, sia a livello regionale, sia sovralocale, nazionale ed europeo.
 

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