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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Falconara Marittima

Il no al grande muro, il sindaco: «Orgogliosa di combattere a fianco dei cittadini»

Il sindaco Stefania Signorini sul No al muro sul mare: «Sono orgogliosa di combattere al fianco dei cittadini questa battaglia, partita proprio da Falconara»

«No al muro, sì al mare». Il nome dei comitati di cittadini che in tutte le Marche si sono costituiti per dire no alle barriere antirumore di Rfi sarà anche il filo conduttore del Consiglio comunale aperto di Falconara, organizzato per domani 15 febbraio alle 17 nella Sala Convegni del Castello. Un tema, quello delle «opere di risanamento acustico» per ridurre la rumorosità dei treni lungo la linea ferroviaria Adriatica, che interessa tutti i Comuni costieri della regione. Per questo all’assemblea civica di domani sono stati invitati i sindaci dei territori interessati dal progetto, che specie a Falconara toglierebbe la visibilità del mare separando in modo irreversibile l’abitato dalla spiaggia, amplificherebbe l’inquinamento acustico provocato dal traffico lungo la Flaminia e peggiorerebbe la qualità dell’aria impedendo il ricircolo delle brezze marine, comporterebbe un deprezzamento degli immobili affacciati sul ‘muro’ e affosserebbe le attività economiche. Hanno dato conferma di partecipazione gli amministratori di Ancona, Fano, Mondolfo, Porto Sant’Elpidio, Porto Recanati, San Benedetto e Porto San Giorgio, i sindaci di Pesaro e Montemarciano manderanno una lettera per sostenere i colleghi contrari all’opera e si è in attesa di altre adesioni. Nell’elenco degli invitati figura al primo posto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, insieme ai parlamentari eletti nella nostra regione, al governatore delle Marche Luca Ceriscioli e al presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, a tutti i consiglieri regionali, al presidente della Provincia Luigi Cerioni, ai rappresentanti di Anci e Legautonomie, ai presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, ai portavoce del comitato ‘No al muro, sì al mare’ di Falconara. Ferma la contrarietà alle barriere, di qualsiasi altezza, le proposte alternative per mitigare l’inquinamento acustico (messe nero su bianco nell’atto di indirizzo che il Consiglio comunale è chiamato domani ad approvare) prevedono l’arretramento o l’interramento della linea ferroviaria e, nel breve periodo, la sostituzione del materiale rotabile e dei treni con tipologie più moderne, in grado di ridurre la rumorosità, oltre alla revisione degli orari del passaggio dei convogli specie di notte, riducendo al minimo quello dei più rumorosi.

«Proprio da Falconara – ricorda il sindaco Stefania Signorini – è partita la battaglia contro l’opera», progettata da Rete Ferroviaria Italiana per adeguarsi a quanto previsto dal decreto ministeriale Ambiente del 29 novembre 2000 in materia di inquinamento acustico. «Sono orgogliosa, come sindaco all’inizio del mandato, di portare avanti questa battaglia per il bene del nostro territorio al fianco dei cittadini – aggiunge – e con il supporto dei colleghi che condividono i motivi di contrarietà a questo progetto». Nel novembre scorso la Giunta falconarese ha approvato un documento che formalizza il parere di non conformità urbanistica delle barriere e l’opposizione agli espropri per realizzarle e da quel momento si è attivata una mobilitazione anche dei cittadini, che hanno costituito un comitato appoggiando la contrarietà a quello che ormai tutti hanno ribattezzato ‘il muro sul mare’. E’ partita una petizione che in poco più di un mese ha raccolto oltre 6mila firme, sono stati organizzati banchetti informativi e una partecipatissima assemblea per spiegare alla città le conseguenze devastanti delle barriere per il paesaggio, l’ambiente e l’economica del territorio. Nel frattempo il primo cittadino falconarese Stefania Signorini ha condiviso le sue preoccupazioni con la collega anconetana Valeria Mancinelli e a gennaio, dopo una Giunta congiunta di Ancona e Falconara, i due sindaci hanno scritto a 21 Comuni costieri delle Marche, invitandoli a unirsi alla battaglia contro le barriere. La protesta si è poi diffusa in tutta la regione, con l’espressione di contrarietà di altri sindaci e la costituzione di comitati locali, alcuni dei quali hanno adottato lo stesso nome ‘No al muro, sì al mare’ lanciato da Falconara.

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