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Porto e movida, investire sulle attrattive: «I giovani scappano, agire in fretta è essenziale»

Il consigliere in quota Fratelli d’Italia Angelo Eliantonio è tornato sulle polemiche legate al porto e alla carenza di eventi per giovani

ANCONA- Il porto poco attraente per i giovani. Soprattutto nella sua parte antica laddove, già nei giorni precedenti, si lamentava la carenza di attività di svago, locali ed eventi connessi alla movida. Dopo l’affondo del consigliere Francesco Rubini di Altra Idea di Città, è arrivato anche quello del “collega” Angelo Eliantonio in quota Fratelli d’Italia. Movimenti politici distanti ma grossomodo stessa visione del caso specifico:

«Integrare un porto “storico” come il nostro all’interno di un tessuto urbano non è cosa semplice, soprattutto se si parte dall’assunto che il porto di Ancona è prima di tutto un luogo di lavoro, una delle più grandi e importanti industrie delle Marche. Occorrono per questo visione e prospettiva per rendere compatibile lo sviluppo economico privilegiando gli spazi destinati al lavoro all’interno dell’area portuale e al contempo valorizzare e rendere ancora più funzionale e attrattiva la zona del porto Antico restituita da alcuni anni agli anconetani. Sebbene su questo terreno a fare la differenza è il gioco di squadra con l’Autorità Portuale, resta il fatto che ad Ancona la movida è morta».

E ancora: «Noi vogliamo sostenere il settore degli eventi e dell’attrattività. Gli imprenditori locali del settore sono stati lasciati soli perché le amministrazioni del PD hanno puntato su altre offerte, nell’ottica di una città apparentemente più tranquilla ma profondamente insicura. Non è un caso che l’escalation di violenza in centro va di pari passo con la totale assenza di svago, intrattenimento ed eventi di qualità. Anche per questo servono a poco le ordinanze anti-alcolici, perché più i luoghi sono frequentati e vissuti più sono sicuri e presidiati. Da Ancona i giovani scappano e sono costretti a mettersi in auto e macinare chilometri. Il rispetto delle regole, dei residenti e della sicurezza deve venire prima di tutto, certo, ma altrove le amministrazioni comunali favoriscono questi processi virtuosi, non li frenano come avviene qui. Purtroppo, a rimetterci è l’appeal della città sui giovani. Il concetto di attrattività è fondamentale quando si considerano le prospettive di sviluppo di un territorio soprattutto perché, per esempio, il primo obiettivo è la capacità di trattenere i residenti ancora prima di attrarne da fuori e la giunta che governa questa città non è in grado di impedire che gli anconetani vadano altrove, figuriamoci se può conquistare visitatori o turisti. Ancona ha bisogno di una nuova classe dirigente che deve mettere in campo azioni decise per contrastare questa tradizione negativa perché un territorio che perde popolazione giovane diventa ancor meno attrattivo accentuando la tendenza all’abbandono. Agire in fretta è essenziale».

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