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Minacce a Liliana Segre, M5S Marche chiede un riconoscimento pubblico per la senatrice

La proposta parte dalla consigliera regionale Romina Pergolesi, sulla scia di quanto già fatto in Lombardia dal gruppo pentastellato

Un invito in Assemblea Legislativa e un riconoscimento pubblico per Liliana Segre, la senatrice a vita scampata ai campi di sterminio nazisti e recentemente oggetto di messaggi d'odio, a seguito dei quali le è stata imposta la scorta. È la richiesta formulata dal Movimento 5 Stelle Marche attraverso una mozione, sulla scia di quanto già fatto in Lombardia dalla consigliera pentastellata Monica Forte. Promotrice dell'istanza è Romina Pergolesi, sostenuta da tutto il gruppo consiliare.

«È assolutamente opportuno e urgente in questo momento storico – afferma la consigliera Pergolesi - riconoscere alla Senatrice Liliana Segre, che ha dedicato tutta la sua vita a diffondere la propria testimonianza presso le più giovani generazioni, una pubblica vicinanza e un moto di solidarietà delle istituzioni volto a una chiara presa di posizione in difesa della sua storia, del suo impegno, della sua persona quotidianamente attaccata con intollerabili e gravissime manifestazioni antisemite. Negli ultimi anni si sta assistendo ad una crescente spirale dei fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo e neofascismo, che pervadono la scena pubblica accompagnandosi sia con atti e manifestazioni di esplicito odio e persecuzione contro singoli e intere comunità, sia con una capillare diffusione attraverso vari mezzi di comunicazione e in particolare sul web. Parole, atti, gesti e comportamenti offensivi e di disprezzo di persone o di gruppi assumono la forma di un incitamento all'odio, in particolare verso le minoranze; essi, anche se non sempre sono perseguibili sul piano penale, comunque costituiscono un pericolo per la democrazia e la convivenza civile».

Nella mozione si chiede di manifestare alla senatrice Segre «la nostra stima, la nostra profonda solidarietà per le aggressioni di cui è stata oggetto e il nostro profondo rispetto per la sua storia personale che la rende preziosa testimone di una tragedia, l'Olocausto, sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo sottovalutazione». La si invita quindi «a una visita presso l’Aula Consiliare e ad un incontro con tutti i consiglieri regionali per accogliere un suo intervento rivolto al Legislatore regionale, in modo da recepire importanti e significativi spunti di riflessione». Istanza analoga è stata presentata a Grottammare dalla consigliera pentastellata, Alessandra Manigrasso, che chiede ufficialmente la cittadinanza onoraria per la senatrice. A breve, inoltre, verrà istituita anche in regione una commissione speciale per il contrasto all'intolleranza, al razzismo, all'antisemitismo e all'istigazione all'odio e alla violenza.

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